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Innovazione terapeutica in tricologia: Jak-inibitori e alopecia areata

Alopecia areata è una patologia autoimmune del follicolo pilifero di capelli e peli di tutto il corpo

Antonella Di Cesare, 22 Jul 2024 11:53

Innovazione terapeutica in tricologia: Jak-inibitori e alopecia areata

L’alopecia areata è una patologia autoimmune del follicolo pilifero di capelli e peli di tutto il corpo inclusi ciglia, sopracciglia e barba, con una gravità variabile in base alla superficie corporea del cuoio capelluto e corporea interessate. L’alopecia areata è gravata da un notevole impatto sulla qualità della vita dei pazienti affetti e dei loro familiari, anche in relazione all’imprevedibile decorso clinico e al difficile approccio terapeutico, soprattutto nelle forme di lunga durata, nelle forme totali (che interessano cioè tutto il cuoio capelluto) e universali (con estensione a tutti i peli corporei) e all’età dei pazienti, molto spesso di età inferiore ai 18 anni.

Recentemente, sono stati approvati e commercializzati anche in Italia, due nuovi farmaci appartenenti alla classe delle piccole molecole, e alla cosiddetta famiglia dei Jak inibitori.

Il primo farmaco entrato in commercio per il trattamento dell’alopecia areata severa nei pazienti adulti, è stato baricitinib, un inibitore selettivo JAK1/JAK2, già approvato per altre patologie immunomediate come ad esempio l'artrite reumatoide, l’artrite psoriasica e la dermatite atopica. Negli studi registrativi, baricitinib somministrato per via orale versus placebo, per 36 settimane, si è dimostrato efficace nel miglioramento degli indici clinici di gravità di malattia (SALT20) in circa il 20% e il 40% dei pazienti trattati. Tali risultati sono stati mantenuti nel tempo con risultati di stabilità a 104 settimane in circa il 90% dei pazienti trattati. Inoltre nei pazienti che avevano solo parzialmente risposto durante le prime fasi di trattamento, la terapia a lungo termine ha consentito di raggiungere il SALT 20 in una considerevole percentuale di casi, suggerendo che la terapia con baricitinib richieda di essere mantenuta nel tempo per garantire la stabilità dei risultati e per poter trattare efficacemente una più elevata percentuale di pazienti.

Il secondo farmaco che è stato più recentemente approvato e commercializzato per il trattamento dell’alopecia areata severa nei pazienti adulti e adolescenti di età uguale o superiore a 12 anni, somministrato per via orale, è ritlecitinib, un inibitore delle chinasi della famiglia JAK3/TEC. Durante gli studi registrativi versus placebo, ritlecitinib è stato somministrato con una dose di carico iniziale per 4 settimane, seguita dalla dose di mantenimento o direttamente alla dose fissa, con raggiungimento del SALT20 a 24 settimane nel 31% e nel 23% dei pazienti trattati. Analogamente a baricitinib, il proseguimento della terapia è stato caratterizzato da un ulteriore beneficio clinico.

Relativamente alla sicurezza, gli eventi avversi comuni alla classe dei farmaci Jak inibitori sono cefalea, acne e infezioni delle vie aeree superiori. Sebbene i risultati di uno studio di sorveglianza in pazienti affetti da artrite reumatoide abbia evidenziato la necessità di attenzione nei confronti dei pazienti con rischio cardiovascolare e tromboembolismo venoso, la valutazione globale di tali eventi avversi, alla luce dei risultati degli studi registrativi e dei dati di real-word, pone i farmaci Jak inibitori come una possibilità terapeutica sicura ed efficace per i pazienti affetti da alopecia areata grave, rappresentando quindi una importante innovazione in ambito tricologico.

Letteratura
1. King B, Ohyama M, Kwon O, Zlotogorski A, Ko J, Mesinkovska NA, Hordinsky M, Dutronc Y, Wu WS, McCollam J, Chiasserini C, Yu G, Stanley S, Holzwarth K, DeLozier AM, Sinclair R; BRAVE-AA Investigators. Two Phase 3 Trials of Baricitinib for Alopecia Areata. N Engl J Med. 2022 May 5;386(18):1687-1699. doi: 10.1056/NEJMoa2110343. Epub 2022 Mar 26. PMID: 35334197.
2. Senna M, Mostaghimi A, Ohyama M, Sinclair R, Dutronc Y, Wu WS, Yu G, Chiasserini C, Somani N, Holzwarth K, King B. Long-term efficacy and safety of baricitinib in patients with severe alopecia areata: 104-week results from BRAVE-AA1 and BRAVE-AA2. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2024 Mar;38(3):583-593. doi: 10.1111/jdv.19665. PMID: 38391212. 3. King B, Zhang X, Harcha WG, Szepietowski JC, Shapiro J, Lynde C, Mesinkovska NA, Zwillich SH, Napatalung L, Wajsbrot D, Fayyad R, Freyman A, Mitra D, Purohit V, Sinclair R, Wolk R. Efficacy and safety of ritlecitinib in adults and adolescents with alopecia areata: a randomised, double-blind, multicentre, phase 2b-3 trial. Lancet. 2023 May 6;401(10387):1518-1529. doi: 10.1016/S0140-6736(23)00222-2. Epub 2023 Apr 14. Erratum in: Lancet. 2023 Jun 10;401(10392):1928. PMID: 37062298. 4. Hordinsky M, Hebert AA, Gooderham M, Kwon O, Murashkin N, Fang H, Harada K, Law E, Wajsbrot D, Takiya L, Zwillich SH, Wolk R, Tran H. Efficacy and safety of ritlecitinib in adolescents with alopecia areata: Results from the ALLEGRO phase 2b/3 randomized, double-blind, placebo-controlled trial. Pediatr Dermatol. 2023 Nov-Dec;40(6):1003-1009. doi: 10.1111/pde.15378. Epub 2023 Jul 17. PMID: 37455588. 5. Rudnicka L, Arenbergerova M, Grimalt R, Ioannides D, Katoulis AC, Lazaridou E, Olszewska M, Ovcharenko YS, Piraccini BM, Prohic A, Rakowska A, Reygagne P, Richard MA, Soares RO, Starace M, Vañó-Galvan S, Waskiel-Burnat A. European expert consensus statement on the systemic treatment of alopecia areata. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2024 Apr;38(4):687-694. doi: 10.1111/jdv.19768. Epub 2024 Jan 2. PMID: 38169088. 6. Rossi A, Caro G, Starace M, Piraccini BM; Italian Study Group on Cutaneous Adnexal Disease of the Italian Society of Dermatology and Sexual Transmitted diseases (SIDeMaST). Integration to the "Italian guidelines in diagnosis and treatment of alopecia areata". Ital J Dermatol Venerol. 2024 Feb;159(1):78-79

Antonella Di Cesare è un Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia. Ha studiato presso l’Università degli Studi di L’Aquila e ha svolto un biennio di ricerca all’estero, presso il King’s College di Londra. Attualmente vive e lavora in Toscana. Nella sua carriera lavorativa ha sempre inteso coniugare la passione per la ricerca con la pratica clinica, occupandosi sia di ricerca scientifica di base sia dei pazienti in prima linea. Uno dei suoi principali campi di interesse è la comprensione dei meccanismi patogenetici delle malattie dermatologiche, come punto di partenza per l’approccio terapeutico personalizzato. Si occupa di malattie infiammatorie cutanee, come la psoriasi e l’idrosadenite suppurativa, di dermatologia oncologica e di tricologia.

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