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JAK inibitori in dermatite atopica: management e consigli pratici per il dermatologo

Terapia della dermatite atopica da moderata a severa

Luigi Gargiulo, 22 Oct 2024 01:24

JAK inibitori in dermatite atopica: management e consigli pratici per il dermatologo

L’avvento degli inibitori di JAK ha modificato radicalmente il paradigma terapeutico della dermatite atopica da moderata a severa. Attualmente abbiamo a disposizione tre farmaci (abrocitinib, baricitinib ed upadacitinib) per il trattamento di pazienti adulti affetti da tale patologia. Si tratta di tre molecole molto efficaci, come dimostrato sia dai trials clinici registrativi, sia dalle prime esperienze di real-life. Per quanto riguarda la gestione dei pazienti trattati con questi farmaci, ci sono alcune differenze rispetto a quanto fatto finora con gli anticorpi monoclonali dupilumab e tralokinumab. Sappiamo infatti che, prima di procedere alla prescrizione, dobbiamo innanzitutto prescrivere al paziente uno screening infettivologico (epatite B, epatite C, HIV e TB Quantiferon), oltre ad eseguire un’attenta anamnesi per fattori di rischio cardiovascolari e tromboembolici.

Una Dephi consensus molto recente, che ha coinvolto diversi dermatologi italiani, ha tentato di fornire alcune indicazioni ai clinici per la gestione di questi pazienti, in particolar modo per quanto riguarda quei pazienti considerati “a rischio”. Sappiamo infatti che i JAK inibitori possono essere prescritti a pazienti over 65, nel caso in cui la terapia con anticorpi monoclonali sia impraticabile o sia risultata inefficace, previa attenta valutazione dei fattori di rischio. L’anamnesi, come già accennato, è cruciale: vanno esclusi quei pazienti con una storia personale di eventi cardiovascolari o trombo-embolici maggiori. Anche la familiarità deve essere presa in considerazione, indagando in particolare sui parenti di primo grado. Anche l’abitudine tabagica deve essere indagata, in tutti i pazienti. Più difficile è invece la valutazione di un possibile aumentato rischio oncologico: in questo caso andrebbe posta maggiore attenzione ai pazienti con una anamnesi familiare positiva per tumori con nota componente ereditaria.

Per quanto riguarda invece la gestione dei pazienti in terapia con JAK inibitori, in accordo con la consensus appena citata, gli esami ematochimici di controllo andrebbero prescritti dopo un mese di terapia, dopo quattro mesi, e poi sulla base del profilo del paziente. Anche l’assetto lipidico andrebbe monitorato, dopo il quarto mese, in base ai valori degli esami precedenti. Per quanto riguarda terapie concomitanti, ognuno dei tre farmaci ha un profilo di metabolizzazione diverso, dunque la gestione va individualizzata. I vaccini, esclusi ovviamente quelli a virus vivo attenuato, possono essere somministrati con la raccomandazione di sospendere il trattamento con JAK inibitore una settimana prima e una settimana dopo la vaccinazione. La vaccinazione anti herpes zoster può essere raccomandata nei pazienti a rischio, prima di intraprendere il trattamento.

References:
1. Bieber T, Simpson EL, Silverberg JI, et al. Abrocitinib versus placebo or dupilumab for atopic dermatitis. N Engl J Med. 2021;384(12):1101–1112. doi: 10.1056/NEJMoa2019380. 2. Silverberg JI, Simpson EL, Thyssen JP, et al. Long-term efficacy (up to 68 weeks) of baricitinib in combination with topical corticosteroids in adult patients with moderate-to-severe atopic dermatitis: analysis of treatment responders, partial responders and nonresponders originating from study BREEZE-AD7. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2023;37(5):1036–1045. doi: 10.1111/jdv.18816. 3. Burmester GR, Cohen SB, Winthrop KL, et al. Safety profile of upadacitinib over 15 000 patient-years across rheumatoid arthritis, psoriatic arthritis, ankylosing spondylitis and atopic dermatitis. RMD Open. 2023;9(1):e002735. doi: 10.1136/rmdopen-2022-002735 4. Gargiulo L, Ibba L, Malagoli P, et al. Management of Patients Affected by Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis with JAK Inhibitors in Real-World Clinical Practice: An Italian Delphi Consensus. Dermatol Ther (Heidelb). 2024;14(4):919-932. doi:10.1007/s13555-024-01135-x

Luigi Gargiulo Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2017 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, si è specializzato in Dermatologia e Venerologia nel 2023 presso Humanitas University. Dopo la specializzazione ha continuato a lavorare presso l’Unità Operativa di Dermatologia dell’Istituto Clinico Humanitas dove attualmente si occupa prevalentemente di dermatite atopica, psoriasi, orticaria cronica spontanea ed alopecia areata.
La sua attività clinica è incentrata, ma non solo, sull’utilizzo di farmaci biologici ed immuno-modulanti innovativi per il trattamento delle diverse dermatosi infiammatorie a carico di cute e capelli. Partecipa inoltre come sub-investigator a trials di fase II, III e IV. Si occupa inoltre di diagnostica di tumori cutanei e di piccoli interventi di chirurgia dermatologica.
Nel 2023 è stato selezionato dall’European Dermatology Forum per partecipare all’Euroderm Excellence, nel corso del quale si è classificato in top 10. Nel 2024 ha vinto la John Stratigos Memorial Scholarship, assegnata dall’EADV. Attualmente è dottorando di ricerca presso Humnitas University ed è autore di oltre 70 pubblicazioni scientifiche, di cui oltre 40 come primo autore.

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