Dermatologia / Rassegna stampa

Dal Mit di Boston una seconda pelle spalmabile che cancella le rughe

PROMETTE di regalare alla pelle un aspetto giovane ma solo per 24 ore. Si tratta di un polimero invisibile, idratante e indossabile, che secondo i ricercatori del Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston è in grado di ripristinare le proprietà estetiche e funzionali di una pelle giovane e sana

Segreteria SIDeMaST, 12 May 2016 12:32

Argomenti: psoriasi pelle eczema
Dal Mit di Boston una seconda pelle spalmabile che cancella le rughe

I ricercatori hanno realizzato una pellicola biomimetica elastica e durevole, in grado di restituire all'epidermide sia la funzione meccanica che quella fisiologica, annullando gli inestetismi. Soprattutto potrebbe essere utilizzata come vettore di farmaci per la cura di malattie come l'eczema e la psoriasi

PROMETTE di regalare alla pelle un aspetto giovane ma solo per 24 ore. Si tratta di un polimero invisibile, idratante e indossabile, che secondo i ricercatori del Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston è in grado di ripristinare le proprietà estetiche e funzionali di una pelle giovane e sana. Lo studio, pubblicato su Nature, sostiene infatti che questo film biomimetico è "elastico, invisibile, durevole, aderisce bene se applicato sulla pelle e può rinforzarla", riducendo l'aspetto di rughe e borse sotto gli occhi.

Eczema e psoriasi. Quest'ultimo ritrovato della ricerca contro l'invecchiamento dell'epidermide sembra quasi uscito da un film di fantascienza. Gli esperti sono convinti che sarà utile anche per combattere malattie come l'eczema e la psoriasi. "Le proprietà della pelle - spiega Robert Langer del Mit - possono cambiare nel tempo, ma anche in seguito ad alcune malattie o a fattori ambientali. Questi cambiamenti possono tradursi nella perdita di normali funzioni dell'epidermide, ma anche in antiestetiche modifiche dell'aspetto. Due elementi che possono riflettersi sullo stato di una persona. Esistono già trattamenti per ripristinare la funzione meccanica o quella fisiologica della pelle, ma pochi agiscono contemporaneamente su entrambi questi aspetti".

Resiste all'acqua. Il 'trattamentò segue diverse fasi: prima si stende un gel simile a una crema, subito dopo si applica un secondo prodotto che regala un nuovo aspetto al viso o all'area trattata. I ricercatori del Mit hanno realizzato un video per far vedere come funziona la loro scoperta. Questa "seconda pelle" resiste all'acqua e al sapone e i primi test non hanno rilevato effetti secondari.

Una barriera traspirante. Quando il nuovo film a base di silicone viene applicato sulla pelle "forma un polimero indossabile che rinforza fisicamente l'epidermide, e fornisce anche una barriera protettiva traspirante", spiegano gli autori dello studio. In una serie di test sull'uomo, gli scienziati del Mit hanno dimostrato che il trattamento migliora la funzione della pelle in pazienti con epidermide molto secca e la riporta ad un'apparenza estetica normale, limitando modifiche strutturali legate all'invecchiamento come rughe e borse sotto gli occhi.

Le ferite. Gli autori concludono che questa tecnologia simile a una 'seconda pellè può offrire soluzioni davvero utili a una pelle dalle funzioni compromesse, ma può essere usata anche per la somministrazione di farmaci e per il trattamento delle ferite. Permettendo così alla pelle di avere un aspetto naturale. "Questo strato quasi invisibile è una vera e propria barriera e migliora l'estetica - spiega Daniel Anderson, docente al MIT e fra gli autori della ricerca - . Sarà possibile usarla anche per 'trattamentì locali sulla pelle. E' un prodotto ideale che dà migliori risultati delle creme di bellezza".

Nuove cure per eczema e psoriasi. La "seconda pelle" cancella occhiaie, segni sul volto e rughe per 24 ore. Ma gli esperti del Mit hanno già fatto sapere che la loro priorità è quella di trovare trattamenti contro le patologie dell'epidermide. "Creare un prodotto che si comporta come l'epidermide è molto difficile - spiega Barbara Gilchrest, una dermatologa che ha partecipato alla sperimentazione - . In molti avevano provato prima di noi, ma i materiali messi a punto finora non avevano la stessa flessibilità, non erano così funzionali o provocavano irritazioni".

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