Meglio evitare del tutto i lettini e le docce solari: che vengano usati per procurarsi la prima tintarella o per «rinforzarla», tra gli under 40 il rischio di incorrere in un melanoma aumenta del 41% se si fa ricorso all'abbronzatura artificiale. A sostenerlo è uno studio australiano condotto dal Melanoma Institute in collaborazione con l'University of Melbourne e con l'University of Sydney.
L'Australian Melanoma Family Study (AMFS) dal 2001 al 2005 ha esaminato 600 soggetti al di sotto dei 40 anni affetti da melanoma per cercare di comprendere le cause genetiche e/o ambientali del più comune tumore alla pelle e per capire quanto incida nello sviluppo del melanoma l'esposizione precoce alle radiazioni solari.
«Dai dati raccolti emerge che circa 3 melanomi su 4 sono causati dall'uso delle lampade abbronzanti prima dei 30 anni», spiega Graham Mann, che ha guidato lo studio.
Dallo studio emerge, inoltre, che «il rischio di melanoma raddoppia per chi ha iniziato ad abbronzarsi artificialmente prima dei 20 anni e per chi si è sottoposto nella vita a più di 10 sedute», spiega Bruce Armstrong dell'University of Sydney, co-autore dello studio.