Un gene fortemente associato all'obesità e alla sovralimentazione è risultato correlato ad un aumento del rischio di insorgenza di melanoma maligno, la forma di cancro alla pelle più letale.
La scoperta arriva da un nuovo studio dell'Università di Leeds che ha dimostrato che la presenza di specifiche variazioni del tratto del DNA interno al gene dell'obesità FTO (Fat mass and obesity-associated protein) chiamato introne 8 è correlata al rischio maggiore di sviluppare il melanoma.
"Si tratta della prima ricerca a collegare il gene più noto dell'obesità - già correlato allo sviluppo di numerose patologie - all'insorgenza del melanoma" ha spiegato Mark Iles, principale autore dello studio. I ricercatori hanno analizzato i campioni tumorali di più di tredicimila pazienti con melanoma e di quasi sessantamila persone sane nel mondo.
Non e' la prima volta che il gene FTO rivela di esercitare un impatto determinante sulla salute: variazioni di un altro tratto del gene - l'introne 1 - sono risultate determinanti nello sviluppo dell'obesità e della sovralimentazione, oltre che connesse strettamente all'indice di massa corporeo.
Lo studio "A variant in FTO shows association with melanoma risk not due to BMI" e' stato pubblicato sulla rivista Nature Genetics.