Dermatologia / Comunicazioni ai soci

Questionario nevo di Spitz

Indagine conoscitiva per valutare quanto i progressi nelle conoscenze sul Nevo di Spitz in età pediatrica

Segreteria SIDeMaST, 15 Oct 2024 09:35

Argomenti: nevo
Questionario nevo di Spitz

Nel 1948 Sophie Spitz fece importanti osservazioni riguardo al comportamento clinicamente non aggressivo di alcune neoplasie melanocitarie nei bambini, precedentemente diagnosticate e trattate come melanoma. Dopo 70 anni sono stati fatti tantissimi progressi nella capacità di fare questa diagnosi in particolare con l’avvento della dermoscopia; oggi alcune caratteristiche dermoscopiche del nevo di Spitz, ad esempio il pattern starburst, consentono di fare una corretta diagnosi di nevo di Spitz pigmentato (Reed) confermata istologicamente nel 100% dei casi pediatrici.
Non mancano, sebbene in numero molto più limitato, notevoli difficoltà classificative per alcune lesioni melanocitarie Spitzoidi per le quali distinguerle dal melanoma rimane un dilemma, anche per i dermatopatologi più esperti. È proprio da tali difficoltà che scaturiscono le nuove categorie diagnostiche di Tumore e nevo di Spitz atipico con cui dobbiamo confrontarci negli ultimi anni. D'altronde, come si diceva, nella grandissima parte dei casi ordinari di nevi di Spitz osservati in età pediatrica si sono registrati moltissimi progressi sia nella diagnosi dermoscopica e, conseguentemente, nella sua gestione. Basta pensare che circa 20 anni fa Gelbard et al. (JAAD 2002) effettuarono un sondaggio su circa 1000 dermatologi americani dal quale emergeva che la maggior parte di essi (93%) consigliava l'esecuzione di biopsie (escissionali o punch/shave) su lesioni sospette per nevo di Spitz (All’epoca il gold standard per la diagnosi era considerata l’istologia).
Oggi le cose sono radicalmente cambiate cambiate: SIDEMAST e IDS (international dermoscopy society) si sono espresse per un FU del nevo di Spitz pediatrico rispettando un rigoroso algoritmo.

Obiettivo dello studio

Nella pratica clinica del dermatologo non è ben chiaro in quali percentuali tali suggerimenti abbiano cambiato il suo stile lavorativo. Questa indagine conoscitiva nasce anche per fare luce sulla gestione di tali lesioni che potrebbe non essere omogenea e coerente con gli sviluppi della letteratura scientifica ma condizionata dalle responsabilità medico-legali correlate con una eventuale scelta non interventista. Pertanto l’obiettivo di tale studio è valutare quanto i progressi nelle conoscenze sul Nevo di Spitz in età pediatrica incidano nella pratica clinica quotidiana del dermatologo: frequenza della diagnosi, convinzioni generali, tecniche utilizzate per la valutazione (p. Es., Dermoscopia e biopsia), strategie di gestione e osservazione risultati.

Metodi

Un questionario viene inviato a dermatologi che esercitano la loro attività in regime privato, dermatologi che esercitano nelle strutture pubbliche ambulatoriali e professionisti operanti in centri dermatologici universitari o ospedalieri. Il questionario è stato concepito in maniera anonima attraverso domande a risposta multipla. (Il medico può indicare uno pseudonimo oppure semplicemente le iniziali del proprio nome)

Vai al Sondaggio

Contenuti recenti