Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi, quasi un malato su due discriminato sul lavoro

Lo rivela un sondaggio condotto dall'A.DI.PSO., Associazione per la Difesa degli Psoriasici, che sottolinea come oltre 7 pazienti su 10 accusino impatti negativi sulla vita di relazione

Segreteria SIDeMaST, 30 May 2013 11:09

Argomenti: psoriasi camouflage
Psoriasi, quasi un malato su due discriminato sul lavoro

Seriamente compromessa la qualità di vita delle persone affette da Psoriasi e Artrite Psoriasica.

Lo rivela un sondaggio condotto dall'A.DI.PSO., Associazione per la Difesa degli Psoriasici, che sottolinea come oltre 7 pazienti su 10 accusino impatti negativi sulla vita di relazione. L'84% delle donne e 41% degli uomini vede sempre influenzate dalla malattia le sue scelte in fatto di abbigliamento (che diventano il 92% delle donne e l'88% degli uomini se si considera chi è influenzato sempre o qualche volta), il 63% si è privato della possibilità di fare attività sportiva a causa della malattia, il 70% vede il proprio umore influenzato negativamente, l'86% si è sentito in imbarazzo almeno qualche volta per la reazione delle persone alla malattia. Il 42% è stato penalizzato o discriminato dal punto di vista delle opportunità di assunzione/carriera a causa di psoriasi o artrite psoriasica.

La psoriasi è una malattia cronica della pelle che colpisce più di 100 milioni di persone al mondo, circa 2 milioni e mezzo in Italia. Si manifesta con la comparsa di chiazze, inizialmente rossastre e rotondeggianti e ricoperte di squame di colore bianco-argenteo con il progredire della patologia. Vengono colpite più frequentemente zone 'espostè, come gomiti, ginocchia, cuoio capelluto. Circa il 30% di questi pazienti sono affetti da artrite psoriasica, caratterizzata dalla compresenza della psoriasi e dell'artrite, ovvero rigidità, dolore e gonfiori articolari che compromettono la quotidianità.

Diagnosi precoce, perchè le terapie farmacologiche abbiano maggiore efficacia, ma anche il "camouflage" o maquillage correttivo, sono gli strumenti che vengono in aiuto dei pazienti con il Progetto "PSO beautiful", promosso da ADIPSO, ADOI, Associazione dei Dermatologi Ospedalieri Italiani e SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse e realizzato grazie al sostegno incondizionato di MSD.

"Il paziente deve rivolgersi tempestivamente ad un dermatologo per non lasciar suonare a vuoto eventuali campanelli d'allarme come l'interessamento ungueale o lesioni difficilmente rilevabili da parte di un occhio inesperto e per evitare di arrivare a comorbilità importanti come l'artrite psoriasica", dichiara Ornella De Pità, Past President ADOI, ricordando che "la quasi totalità delle psoriasi si possono trattare efficacemente: a seconda della gravità sono disponibili prodotti topici, per le forme lievi-moderate, e farmaci sistemici, per le forme più gravi, in grado di tenere sotto controllo la patologia e assicurare una buona qualità della vita".

Il camouflage, o maquillage correttivo, è una tecnica cosmetica che può dare un aiuto concreto ai pazienti nella copertura degli inestetismi cutanei sia temporanei che permanenti, in attesa dei miglioramenti prodotti dai trattamenti farmacologici. Nell'ambito del progetto PSO beautiful è stato realizzato un video-tutorial, con la partecipazione straordinaria del famoso look maker Diego Dalla Palma, nel quale la dermatologa Rosanna Barbati insegna la tecnica di questo tipo di maquillage correttivo.

Ma, avverte Rosanna Barbati, Responsabile Dermatologia Ospedale San Eugenio di Roma , "il camouflage non deve assolutamente essere considerato un'alternativa alle terapie farmacologiche. Può dare un aiuto concreto dal punto di vista psicologico per gli effetti positivi sulla percezione di sè, un sostegno alla qualità di vita quotidiana, ma non sostituisce in ogni caso le terapie".

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