Dermatologia / Rassegna stampa

Nei a rischio: i risultati del test

Se si ha l'impressione che un neo è mutato, la visita dal dermatologo è d'obbligo. Perché solo lui, con l'esame dermoscopico, potrà decidere come procedere

Segreteria SIDeMaST, 31 Oct 2014 03:04

Argomenti: dermoscopia neo
Nei a rischio: i risultati del test

Contate le risposte:

  1. Se avete totalizzato più di sette «A», con tutta probabilità, si tratta di neo semplice, tranquillo. Da tenere comunque sempre sotto controllo. Meglio se con l'aiuto di un dermatologo.
  2. Se avete totalizzato più di sette «B», con tutta probabilità, si tratta di un neo atipico. Non esitate e fissate subito una visita specialistica.

Da tenere sempre a mente

«L'auto-osservazione è un valido strumento per tenere a bada i nei. L'importante è eseguire l'ispezione, da soli o con l'aiuto di qualcuno, ogni tre mesi - raccomanda il professor Marcello Monti, responsabile dell'Unità Operativa di Dermatologia dell'Humanitas Research Hospital di Rozzano (Milano) -. Se si ha l'impressione che un neo è mutato, la visita dal dermatologo è d'obbligo. Perché solo lui, con l'esame dermoscopico, potrà decidere se lasciare la situazione così com'è, per rivalutarla dopo sei mesi o un anno, oppure prendere un'altra strada. Se trascorsa la fase di stallo il neo non cambia, l'esperto proporrà una successiva visita di controllo. Stessa prassi per cinque anni. Il tempo che ci vuole per definire se un neo è a rischio o meno di melanoma. Soluzione opposta se, già durante il primo appuntamento, il dermatologo rileva con la dermoscopia che il neo presenta già delle caratteristiche atipiche. In questo caso, lo asporterà per poi sottoporlo all'esame istologico, così da evitare qualsiasi rischio».

  • keyboard-arrow-right Fonte Corriere della Sera
  • keyboard-arrow-right Autori Lucia Cordero
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  • keyboard-arrow-right Parole chiave dermoscopia neo

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