Primo sì degli esperti dell'Ema (Agenzia europea del farmaco) per il primo inibitore della Pde4 per via orale per il trattamento dei pazienti affetti da psoriasi e artrite psoriasica. Lo comunica in una nota Celgene International, una società interamente controllata da Celgene Corporation. Il Comitato per i prodotti medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali ha infatti espresso parere favorevole all'impiego di Otezla* (apremilast), in due indicazioni terapeutiche: trattamento della psoriasi cronica a placche da moderata a grave in pazienti adulti che non hanno risposto, o che presentano controindicazioni o che sono intolleranti ad un'altra terapia sistemica, compresi ciclosporina, metotrexato o psoralene combinato con ultravioletti A.
Ma anche in monoterapia o in associazione a farmaci antireumatici che modificano l'evoluzione della malattia, per il trattamento dell'artrite psoriasica in fase attiva in pazienti adulti con risposta inadeguata o che sono risultati intolleranti a una precedente terapia. La psoriasi è una malattia cutanea immuno-mediata, caratterizzata da lesioni squamose in rilievo. Interessa circa 14 milioni di persone in Europa e circa 125 milioni di persone nel mondo. La forma più comune della malattia è la psoriasi a placche, nota anche come psoriasi volgare, che costituisce circa l'80% dei casi. Fino al 30% delle persone affette da psoriasi può sviluppare artrite psoriasica, che si presenta con dolore, tumefazioni articolari e altre manifestazioni e può essere causa di grave disabilità.
"Il parere favorevole del Chmp rappresenta un significativo passo avanti per le persone affette da psoriasi e artrite psoriasica in Europa. Queste patologie immuno-mediate sono spesso debilitanti e causano ai pazienti forte sofferenza, sia fisica che emotiva", ha commentato Tuomo Pätsi, presidente, Celgene Europe, Middle East and Africa. "Siamo orgogliosi del risultato raggiunto". La decisione della Commissione Europea, che generalmente recepisce le raccomandazioni del Chmp, è attesa nei prossimi due o tre mesi.