Dermatite atopica: spesso un’eredità dell’infanzia
La dermatite atopica è la più comune malattia infiammatoria della pelle: due casi su tre sono una fastidiosa “eredità” dell’infanzia
Segreteria SIDeMaST, 26 Nov 2019 11:38
La dermatite atopica è la più comune malattia infiammatoria della pelle: due casi su tre sono una fastidiosa “eredità” dell’infanzia
Segreteria SIDeMaST, 26 Nov 2019 11:38
La dermatite atopica è la più comune malattia infiammatoria della pelle.
Colpisce il 15-20% dei bambini e provoca prurito talvolta così intenso da impedire di studiare, dormire, concentrarsi.
Solo un terzo ha il suo esordio in età adulta, mentre i due terzi sono un'“eredità” dell’infanzia. La dermatite atopica (o eczema atopico) non è contagiosa e ha andamento cronico, causa xerosi (secchezza cutanea), vescicole ed eruzioni su aree più o meno estese del corpo, accompagnate da prurito molto intenso.
A soffrirne sono soprattutto i bambini, colpisce le parti convesse del corpo (pieghe dei gomiti e delle gambe o dietro le orecchie), nella maggior parte dei casi regredisce con la pubertà, quando il sistema immunitario è completamente formato.
Negli adulti la dermatite atopica compare prevalentemente su parti visibili come la nuca, il collo, il décolleté e sul viso.
La pelle, sempre più disidratata, tende a squamarsi, determinando forte sensazione di prurito che a volte non permette il riposo.
Nella cura per la dermatite atopica è fondamentale l’utilizzo quotidiano di emollienti topici (creme idratanti e oli da bagno specifici per atopici) al fine di ricostituire il film idrolipidico di protezione.
In fase acuta, quando il prurito può diventare insopportabile, la terapia d’attacco è generalmente cortisonica.
Solo in presenza di complicazioni infettive viene associata anche una terapia antibiotica.
Talvolta vengono usati immunosoppressori topici come il tacrolimus, che però non è tollerato da tutti.
Nella fase intermedia (quando i sintomi iniziano a regredire) si possono provare terapie diverse, sotto controllo medico, come la fototerapia (raggi UVb a banda stretta) o il laser a eccimeri.