Assistenza sanitaria all’estero. Che succederà dopo la Brexit?


06 Mar 2019 09:16 Rassegna stampa


Quando viaggiamo verso i Paesi dell’Unione Europea abbiamo diritto alla stessa assistenza sanitaria prevista per i cittadini di quel Paese. La tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) dà diritto ad accedere alle prestazioni sanitarie in ognuno dei 28 Stati membri dell’UE, in Islanda, in Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, alle stesse condizioni e costi per i cittadini del Paese che ci ospita. Di fatto, sono quasi 300 milioni gli europei in possesso di una TEAM, tesserino rilasciato gratuitamente, in Italia integrato nella tessera sanitaria regionale.

Nel 2017, secondo i dati della Commissione europea, in Italia ne circolavano 58,9 milioni, per una copertura pari al 100 per cento della popolazione. Nonostante esista da anni, la TEAM non è ancora del tutto conosciuta nell’Unione, nemmeno dagli operatori della sanità, tanto che la commissione rileva casi di rifiuto di prestazioni dovute. Anche per questo la Commissione ha deciso di creare una ‘app’ che fornisce informazioni sulla tessera, sui numeri di telefono di emergenza, sulle cure sanitarie coperte e i costi, sulle modalità di richiesta dei rimborsi e sulle persone da contattare in caso di smarrimento della tessera. Disponibile in 25 lingue, si può scaricare gratuitamente dal sito della Commissione europea.

L’assistenza sanitaria è garantita anche con la tessera scaduta. Senza l’accordo, il consiglio per i cittadini dell’UK che viaggiano dal 29 marzo 2019 nei Paesi dell'UE così come in Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, è di acquistare un'assicurazione di viaggio. Il Regno Unito e l'UE hanno raggiunto un accordo sulla possibilità di un periodo di transizione tra il 29 marzo 2019 e il 31 dicembre 2020 per consentire tempo ai negoziati sulle future relazioni tra Regno Unito e Unione europea. Durante questo periodo, tutta la legislazione dell'UE continuerà ad applicarsi nel Regno Unito.

Inserito da segreteria SIDeMaST

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FonteQuotidiano Sanità
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