Dermatologia / Rassegna stampa

Vitiligine, speranze dal pepe nero

Studio britannico: una sostanza contenuta nella spezia riuscirebbe a contrastare la malattia che schiarisce la pelle

Segreteria SIDeMaST, 19 Apr 2010 03:07

Vitiligine, speranze dal pepe nero

C'è una speranza in più per tutti coloro che soffrono di vitiligine, la malattia della pelle che altera la pigmentazione della cute rendendola a chiazze.

Una sostanza contenuta nel pepe nero riuscirebbe a restituire alla pelle un colore scuro in poco tempo, «riempiendo» le zone rese più chiare dalla patologia. Lo hanno scoperto alcuni ricercatori del King's College di Londra (Gb), al termine di uno studio condotto su modello animale pubblicato sulla rivista «British Journal of Dermatology».

Gli esperti hanno effettuato alcune applicazioni di piperina e di alcuni suoi derivati sintetici sulla cute di topi da laboratorio, abbinandole o meno alla fototerapia con raggi Uv. Utilizzata da sola, la piperina ha reso più scura la pelle dei roditori in sei settimane, mentre combinando il trattamento con i raggi Uv l'effetto è stato più evidente, veloce e duraturo.

I risultati lasciano intendere che, una volta sperimentata sull'uomo, questo mix di terapie potrebbe fare la differenza per quei pazienti che non giovano delle terapie classiche, e cioè la maggior parte, senza interventi invasivi, ma solo con terapie topiche.

La piperina sembra infatti in grado di stimolare direttamente i melanociti della pelle, cellule responsabili della sua colorazione che vengono danneggiate in presenza di vitiligine. Amplificando l'effetto della fototerapia, inoltre, l'uso di questa sostanza potrebbe diminuire il tempo di esposizione ai raggi Uv, che come effetto collaterale hanno quello di aumentare il rischio di tumori della pelle.

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