Dermatologia / Rassegna stampa

Tumori: bioterapia, la via italiana contro il melanoma

Si chiama bioterapia e rappresenta una nuova arma per sconfiggere il cancro. Agisce potenziando le difese immunitarie dell'organismo del paziente per poter meglio vincere la neoplasia

Segreteria SIDeMaST, 18 Sep 2010 12:09

Argomenti: ipilimumab bioterapia
Tumori: bioterapia, la via italiana contro il melanoma

Si chiama bioterapia e rappresenta una nuova arma per sconfiggere il cancro. Agisce potenziando le difese immunitarie dell'organismo del paziente per poter meglio vincere la neoplasia.

Uno studio italiano («NIBIT M1») la sperimenterà contro il melanoma, un tumore della pelle particolarmente aggressivo e in costante crescita che ogni anno nel nostro Paese fa registrare 7000 nuovi casi e 1500 decessi.

La ricerca è condotta dal NIBIT, il Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori, costituito nel 2004 con la finalità di riunire in rete i più importanti centri italiani che si occupano di questo tipo di trattamento, ed è realizzata grazie alla partnership con Bristol-Myers Squibb (BMS).

«NIBIT M1» utilizzerà ipilimumab, un nuovo anticorpo monoclonale di BMS, associandolo alla fotemustina, un chemioterapico standard per il melanoma. E' la prima volta al mondo che viene realizzata una sperimentazione di questo tipo, una via tutta italiana contro questo tumore, presentata oggi a Milano in un incontro con la stampa.

«Finora ipilimumab è stato studiato prevalentemente in monoterapia con ottimi risultati» - spiega il prof. Michele Maio, direttore dell'Immunoterapia Oncologica del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena / Istituto Toscano Tumori e coordinatore dello studio. «Le potenzialità di questa nuova molecola sono enormi e la stiamo utilizzando anche nel cancro della prostata e del polmone. Dal 4 giugno scorso BMS l'ha resa disponibile per uso compassionevole per i pazienti affetti da melanoma anche in Italia. Quanto già emerso dai trial internazionali evidenzia che siamo di fronte al primo significativo passo in avanti nella lotta contro questa neoplasia, che negli ultimi 30 anni non ha fatto registrare alcun progresso. Il nostro studio arruolerà 84 pazienti colpiti da melanoma in fase metastatica, includendo sia quelli mai trattati prima sia quelli già sottoposti in precedenza a una terapia».

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