Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi, quali sono i controlli necessari in bambini e ragazzi

Nei pazienti più giovani bisogna valutare il rischio di altre malattie (come diabete, obesità, depressione, patologie cardiovascolari) collegate alle chiazze sulla pelle. In Italia sono circa 500mila i malati psoriasici adolescenti e pediatrici

Segreteria SIDeMaST, 13 Sep 2017 10:59

Psoriasi, quali sono i controlli necessari in bambini e ragazzi

La psoriasi ha esordio durante l'infanzia o l'adolescenza in circa un terzo dei pazienti e, a fronte delle più recenti scoperte sul legame fra questa patologia e un numero crescente di altri disturbi, è importante che i malati fin da piccoli vengano tenuti sotto controllo per identificare precocemente possibili problemi di salute. «Ad oggi non esistono linee guida ufficiali che indichino con precisioni quali controlli fare e quando - dice Lawrence Eichenfield, del dipartimento di Dermatologia Pediatrica alla University of California di San Diego, coordinatore di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology -. Sappiamo però per certo che la psoriasi è una patologia infiammatoria cronica, che non riguarda solo la pelle ed è collegata a molte altre malattie come obesità, ipertensione, dislipidemia, diabete mellito di tipo 2, patologie cardiovascolari, artrite psoriasica, ansia e depressione».

Una particolare attenzione per depressione e ansia

Dopo aver revisionato un ampio numero di pubblicazioni scientifiche relative alla psoriasi in età pediatrica (153 in totale, divulgate tra il 1999 e il 2015), i ricercatori americani hanno stilato un primo elenco di raccomandazioni da seguire nei giovani pazienti psoriasici. «Quando vediamo bambini e adolescenti con psoriasi, ha senso valutare la presenza di fattori che li pongano a un rischio maggiore come per gli adulti. Identificandoli, possiamo ridurre al minimo l'impatto sulla loro salute nel tempo» sottolinea Lawrence. Il processo di sviluppo delle linee guida ha coinvolto una serie di esperti specializzati in varie branche della pediatria (dermatologia, endocrinologia, malattie epatiche, reumatologia, gastroenterologia e cardiologia). «Prima di stilare una lista di visite ed esami mirati, è importante che tutti i medici a contatto con i bambini, a partire da pediatri e dermatologi, siano consapevoli delle possibili comorbidità (ovvero del legame tra psoriasi e altre patologie), che sono ancora poco note - concludono gli studiosi californiani -. E una particolare attenzione va riservata a depressione, ansia e diminuzione della qualità della vita, perché i bambini con psoriasi possono avere problemi di emotività, scolastici e sociali ed essere vittime di bullismo».

Circa 500mila bambini e adolescenti con psoriasi in Italia

La psoriasi in bambini e ragazzi è più frequente di quanto si creda. Se è vero che la malattia, che interessa circa 2 milioni e mezzo di italiani, può presentarsi a qualsiasi età e che il picco di insorgenza si registra tra i 20 e i 40 anni, in un terzo dei pazienti compare prima della maggiore età. Nel complesso, quindi, sono circa 500mila i giovani e giovanissimi pazienti italiani che devono fare i conti con queste lesioni cutanee. «La psoriasi specie in età pediatrica ha una notevole variabilità per quanto riguarda il decorso, la severità e la durata - commenta Anna Belloni Fortina, responsabile dell'Unità di Dermatologia pediatrica dell'Azienda ospedaliera-Università di Padova -. È quindi importante che i piccoli malati siano seguiti da centri specializzati: quando la psoriasi insorge precocemente è maggior il rischio che si estenda e si aggravi aggravarsi nel corso degli anni».

Fondamentale affidarsi a centri con esperienza

«Servono anche una grande attenzione e maggiori rassicurazioni sul fronte psicologico - prosegue Belloni Fortina -, perché i giovani pazienti, specie in adolescenza, possono manifestare un elevato disagio per la propria condizione e spesso tendono a nascondere le zone colpite per non essere additati o allontanati, soprattutto se sono coinvolte zone visibili come volto e mani. Inoltre c'è un problema nelle cure: il trattamento in età pediatrica è limitato perché i farmaci efficaci utilizzabili negli adulti non sono approvati per i bambini. Quindi, per stabilire la cura al meglio e per fare tutto il possibile per prevenire possibili complicanze future, è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia con lo specialista e affidarsi a chi ha molta esperienza».

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