Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi, posso sperare che le chiazze scompaiano?

La psoriasi è una malattia che può condizionare enormemente la vita dei pazienti, la percezione della propria pelle (e quindi di se stessi) e i rapporti sociali

Segreteria SIDeMaST, 25 Jul 2015 11:27

Argomenti: psoriasi
Psoriasi, posso sperare che le chiazze scompaiano?

La psoriasi è una malattia che può condizionare enormemente la vita dei pazienti, la percezione della propria pelle (e quindi di se stessi) e i rapporti sociali. Da diversi anni la ricerca ha sviluppato dei trattamenti che permettono di curare la malattia in modo molto efficace, molto più di prima, fino a cancellarla completamente dalla pelle.

Le forme lievi si possono trattare con preparati topici (come creme, lozioni, unguenti e gel), le forme moderate o gravi richiedono terapie con farmaci orali o iniettivi. Ogni paziente ha la «sua» psoriasi e la vive a modo suo: alcuni malati, specie se le lesioni sono limitate, riescono a convivere bene con la patologia, ma la maggior parte preferisce avere la pelle pulita totalmente o quasi, tanto da potersi dimenticare di averla.

Purtroppo ad oggi una cura definitiva ancora non esiste e le terapie non sono risolutive come per qualsiasi altra malattia infiammatoria cronica complessa, ma permettono una remissione totale o quasi e consentono una vita del tutto normale. Diversi studi hanno dimostrato del resto che questo è quello che i pazienti vogliono. La psoriasi è una malattia cronica e molto eterogenea, varia molto da caso a caso, e non tutte le terapie funzionano ugualmente in tutti i pazienti. Quindi è importante discutere con il dermatologo della propria condizione e capire insieme dove si vuole e si può arrivare.

Parlando delle forme moderate-gravi, i farmaci a disposizione consentono remissioni eccellenti, e se questo non accade in tempi ragionevoli (2 o 3 mesi), oppure per qualche ragione il farmaco non è tollerato, si può cambiare cura. Tra i farmaci più efficaci oggi disponibili per la psoriasi ci sono quelli che bloccano specifiche molecole infiammatorie alle basi della patologia quali TNF, IL-17 e IL-23. Per questo va instaurato e mantenuto un rapporto con il dermatologo.

Infine, alcuni pazienti hanno paura delle cure perché temono effetti collaterali gravi. Ma devono stare tranquilli: i farmaci per essere autorizzati devono sottostare a una serie molto lunga e articolata di prove e quando sono immessi in commercio si conosce praticamente tutto sulle loro possibili conseguenze indesiderate. Se usati correttamente non causano problemi seri o per lo meno solo problemi minori prevedibili.

Ovviamente i farmaci vanno usati come indicato e prescritto, altrimenti sale il rischio che non funzionino come sperato o che possano creare dei danni. L'aderenza alla terapia, il fatto che il paziente la segua nei tempi e modi in cui è stata stabilita, è un elemento chiave del successo della cura e si basa su un buon rapporto medico-paziente.

La psoriasi è comunque una malattia molto studiata e diverse nuove terapie sono in sviluppo più o meno avanzato, quindi i pazienti possono ben sperare di avere la propria pelle normale per un periodo sempre più lungo.

  • keyboard-arrow-right Fonte Corriere della Sera
  • keyboard-arrow-right Autori Giampiero Girolomoni
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