Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi per due milioni di italiani. Malattia troppo spesso trascurata

Con una diagnosi precoce e le terapie adeguate si può evitare che peggiori, ma troppi pazienti non si curano. Il 28 e 29 ottobre gazebo per visite e controlli gratuiti

Segreteria SIDeMaST, 24 Oct 2017 12:42

Argomenti: psoriasi
Psoriasi per due milioni di italiani. Malattia troppo spesso trascurata

Sono oltre due milioni gli italiani affetti dalla psoriasi, malattia della pelle che in un terzo dei casi evolve e diventa di grado severo. Chi ne è affetto, però, spesso non ne conosce i sintomi e non si reca tempestivamente dallo specialista, con conseguente ritardo nella diagnosi e nell'inizio del percorso terapeutico che potrebbe rallentare l'evoluzione della malattia. Per informare e sensibilizzare i cittadini, per far luce sulle varie forme di psoriasi e sulle terapie, il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Psoriasi con iniziative in tutta Italia.

Una malattia non solo cutanea

La maggior parte dei malati in cerca di risposte, infatti, sottovaluta i sintomi iniziali e raramente si rivolge ai centri di riferimento dove, oltre a ricevere diagnosi tempestive, potrebbe essere presa in carico e seguita a 360 gradi con terapie personalizzate, anche in considerazione delle frequenti malattie concomitanti, come artrite, depressione, obesità, diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari, che fanno della psoriasi una malattia non solo cutanea ma sistemica. Per non parlare del supporto psicologico, fondamentale nel caso dei pazienti psoriasici perché non si scoraggino e non abbandonino le cure: infatti che nell'80 per cento dei malati la depressione è in agguato. «Otto pazienti su dieci - dice Mara Maccarone, presidente di A.DI.PSO - sono ancora delusi dalle cure e quasi 9 su 10 le abbandonano, cadendo in depressione nell'80% dei casi. Sono dati certificati da interviste svolte durante la giornata mondiale dello scorso anno a più di 6.500 pazienti, ma le cure efficaci ci sono: è importante però che i malati raggiungano la rete di centri qualificati, con esperienza, e siano seguiti in modo appropriato».

Diverse varianti, molte possibilità di cura

Esistono diverse varianti di psoriasi: la più diffusa è quella «a placche» (80-90% dei casi), ma esistono anche altre forme meno comuni, poco conosciute e per questo sottostimate, come quella «invertita», caratterizzata da chiazze rosse non desquamate sotto le ascelle, sui genitali e sull'addome di chi è in sovrappeso, fino al solco sottomammario. La forma più frequente tra gli adolescenti invece - in Italia ne soffrono in più di 500mila - è la «psoriasi guttata», contraddistinta da piccole chiazze desquamate su tronco, braccia, gambe e cuoio capelluto. Esistono poi le varianti «pustolosa» ed «eritrodermica»: la prima si presenta con pustole anche molto localizzate, mentre nella seconda la pelle appare infiammata e arrossata, provoca prurito o bruciore ed è tra le forme più gravi. «Troppo spesso è forte lo scoraggiamento del paziente che non va dallo specialista, si isola e quindi si priva di tutte le informazioni sui progressi delle terapie - spiega Ornella De Pità, direttore della Dermatologia all'Ospedale Cristo Re di Roma -. La patologia è cronica e tende a ripresentarsi, ma oggi per le forme gravi abbiamo dei farmaci che possono migliorarla moltissimo. È importante non trascurare la malattia quando è ancora in forma lieve, perché se la si blocca all'inizio è molto più facile tenerla sotto controllo e le si impedisce l'evoluzione in forma grave con tutte le comorbidità che puntualmente le si associano: nel passaggio da psoriasi lieve a grave l'infiammazione può coinvolgere in modo serio anche gli altri organi. Facendosi visitare in tempo tutto questo può essere evitato».

In arrivo molte nuove terapie

«Per le persone affette da psoriasi in placche nella forma moderata-grave, artrite psoriasica e per i pazienti con importanti comorbidità (o malattie concomitanti) ci sono importanti novità terapeutiche - spiega Luca Bianchi, direttore della Dermatologia al Policlinico Tor Vergata -. Si è ormai consolidata positivamente l'esperienza decennale con i primi farmaci biologici disponibili dall'inizio degli anni 2000 e, per alcuni di questi, sono e saranno commerciati i cosiddetti biosimilari, che hanno la stessa funzione, ma meno onerosi economicamente. Inoltre saranno a breve disponibili nuovi farmaci biologici che, dagli studi registrativi, sembrano essere caratterizzati da una più rapida ed efficace risposta terapeutica, quasi il 100% di risposta in una buona percentuale di casi. È in commercio da quest'anno anche un nuovo farmaco in pillole indicato ora per l'artrite psoriasica (a breve anche per la psoriasi in placche), quindi somministrato per via orale e non iniettiva, utile anche in pazienti con importanti comorbidità sia infettive che neoplastiche, condizioni queste che spesso precludono l'uso di altri farmaci biologici. Sarà a breve in commercio in Italia, un farmaco assunto per via orale, da tempo impiegato in Germania, che rientrerà nella categoria dei farmaci cosiddetti tradizionali, alla stregua della ciclosporina e metotressato. La psoriasi è una malattia cronica, a forte impronta genetica, il valore delle terapie è quindi fortemente condizionato dall'aderenza del paziente alla terapia, intesa come attiva e fattiva collaborazione tra paziente e dermatologo nell'informazione e nella comprensione della cura proposta».

Le iniziative

In occasione della Giornata Mondiale, nel fine settimana del 28 e 29 ottobre, A.DI.PSO allestirà postazioni informative presidiate da volontari, dermatologi, reumatologi e psicologi, e anche dai volontari della Croce Rossa Italiana. In numerosi ospedali, poi, gli specialisti saranno a disposizione del pubblico con visite gratuite e risponderanno alle domande di chi vorrà saperne di più sulla malattia, che si manifesta in varie forme.

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  • keyboard-arrow-right Autori Vera Martinella
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