Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi: italiani studiano chiave per sviluppare vaccino

Per la prima volta un ricercatore italiano si è aggiudicato un importante finanziamento dalla National Psoriasis Foundation. E' il professor Antonio Costanzo dell'Istituto di Dermatologia dell'Università di Roma Tor Vergata

Segreteria SIDeMaST, 22 Apr 2011 07:10

Argomenti: psoriasi vaccino
Psoriasi: italiani studiano chiave per sviluppare vaccino

Per la prima volta un ricercatore italiano si è aggiudicato un importante finanziamento dalla National Psoriasis Foundation. E' il professor Antonio Costanzo dell'Istituto di Dermatologia dell'Università di Roma Tor Vergata.

La selezione dei progetti, relativi a nuove cure per la psoriasi, è molto competitiva e solo pochi, solitamente svolti negli Usa, ricevono ogni anno il finanziamento (grant) di 200mila dollari.

«Il nostro progetto mira a studiare come diverse componenti del sistema immunitario interagiscono tra di loro per accendere la «scintilla iniziale», da cui si scatena la malattia e a identificare tra esse quella critica su cui sviluppare un eventuale vaccino», spiega il professor Costanzo, coordinatore della ricerca. Lo studio multidisciplinare sarà condotto in collaborazione con il professor Giovanni Monteleone, gastroenterologo e immunologo dell'Università di Roma Tor Vergata, il dottor Roberto Lande, immunologo dell'Istituto Superiore di Sanità, e il professor Carlo Pincelli, dermatologo dell'Università di Roma Tor Vergata.

La National Psoriasis Foundation è un'importante fondazione benefica americana che ha l'obiettivo principale di supportare i pazienti psoriasici sotto l'aspetto dell'informazione e dell'educazione, del sostegno nei rapporti con le istituzioni e soprattutto della ricerca. Infatti da molti anni finanzia progetti di ricerca mirati a migliorare la conoscenza delle cause e dei meccanismi attraverso cui si sviluppa questa malattia con il fine di trovare la cura della psoriasi.

Prima d'ora l'unica istituzione europea a beneficiare di questo grant era stato il Karolinska Instituet di Stoccolma, l'istituto dove ogni anno vengono assegnati i premi Nobel. «La decisione della National Psoriasis Foundation di finanziare un progetto non americano», spiega il professor Sergio Chimenti, direttore della Clinica Dermatologica dell'Università di Roma Tor Vergata, «rappresenta un segno importante di come la ricerca italiana, benché sopporti l'esiguità dei fondi messi a disposizione, riesca comunque ad essere competitiva e quindi ad attrarre finanziamenti dall'estero».

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica che compare in soggetti predisposti geneticamente. Ne è affetto circa il 2% della popolazione italiana e di questi circa il 30% in modo grave. Si manifesta principalmente sulla pelle ma può coinvolgere anche le articolazioni e il sistema cardiovascolare. La patologia peggiora notevolmente la qualità della vita dei pazienti affetti, perché oltre a determinare un importante disagio fisico, può alterare profondamente la percezione di se stessi creando problemi di relazione con gli altri.

Articoli collegati