Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi, come arginare la mancanza di sole e arrivare alla primavera

I quasi due milioni di italiani che soffrono di psoriasi conoscono bene il problema: le lesioni cutanee spesso durante l'inverno si aggravano, con molteplici spiacevoli conseguenze

Segreteria SIDeMaST, 24 Feb 2016 09:15

Argomenti: psoriasi
Psoriasi, come arginare la mancanza di sole e arrivare alla primavera

Fototerapia, bagni termali e alcuni semplici accorgimenti possono aiutare a superare i mesi freddi, durante i quali spesso le lesioni sulla pelle peggiorano

I quasi due milioni di italiani che soffrono di psoriasi conoscono bene il problema: le lesioni cutanee spesso durante l'inverno si aggravano, con molteplici spiacevoli conseguenze. Nell'immediato le chiazze si arrossano, sanguinano, prudono e spesso serve intensificare la terapia. In prospettiva, poi, si arriva ai primi caldi, quando ci si inizia a scoprire, con la pelle in uno stato decisamente peggiore di quello che si vorrebbe e potrebbe avere. «Ci sono diverse strategie che possono essere adottate - dice Ketty Peris, direttore della Clinica Dermatologica all'Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Gemelli di Roma -. Per prima cosa i malati di psoriasi si devono aiutare da soli, adottando alcuni accorgimenti e confrontandosi con il dermatologo per calibrare meglio la cura di questa malattia che ha tipicamente un andamento ciclico, fatto di miglioramenti e peggioramenti».

Punto primo: parlare con il dermatologo se la pelle peggiora

La psoriasi è una patologia malattia infiammatoria cronica: sulla pelle compaiono chiazze rossastre, rotondeggianti, che interessano per lo più gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, regione lombo-sacrale, mani e piedi. L'evoluzione della patologia è imprevedibile e può procedere attraverso riacutizzazioni, miglioramenti e talvolta anche persistenti remissioni. A seconda della gravità e della localizzazione delle chiazze, i malati possono provare un marcato disagio fisico e disabilità, anche perché il prurito e il dolore possono interferire con molte delle normali attività quotidiane. «Se è vero che la psoriasi è una di quelle malattie per cui ancora non esiste una cura definitiva e su cui molto resta da capire - continua Peris -, è fondamentale che i malati (che nella metà dei casi si dichiarano insoddisfatti delle cure) sappiano che esistono molte terapie in grado di tenere a bada le chiazze e persino avere la pelle completamente pulita non è più un miraggio. Ogni qual volta, quindi, vadano incontro a un peggioramento devono parlarne con il medico per valutare insieme come procedere».

Sfruttare ogni raggio di sole, fototerapia e bagni termali per superare l'inverno

Resta il fatto che l'estate sia una stagione migliore per ci soffre di psoriasi: la possibilità di allontanarsi dalle città e di godere di periodi di vacanza, anche brevi, permette di ridurre i livelli di stress che rappresentano un noto fattore aggravante per la comparsa delle tipiche manifestazioni cutanee. In aggiunta, l'esposizione solare e i bagni in mare inducono un netto miglioramento della psoriasi, tale da rendere spesso possibile la sospensione di tutte le altre terapie normalmente eseguite. Ma cosa possono fare i pazienti nel periodo invernale? «Ritagliarsi lo spazio per un viaggio in luoghi "tropicali", dove poter beneficiare di un seppur breve periodo di relax e di fotoesposizione potrebbe rappresentare un'opportunità ideale per avere un miglioramento, talvolta anche durevole, delle manifestazioni cutanee - risponde Giacomo Caldarola, dermatologo al Gemelli -. Ovviamente, una vacanza del genere non è alla portata di tutti. Ma il clima anche in Italia permette tutto l'anno, in particolare al Centro-Sud, di usufruire di giornate soleggiate delle quali i malati di psoriasi dovrebbero sempre cercare di approfittare. In alternativa, poi, ci sono le fonti artificiali di raggi ultravioletti: la fototerapia, prescritta dal dermatologo ed eseguita nei centri specialistici, rappresenta un valida opportunità terapeutica in questo periodo dell'anno, mentre si sconsiglia di abusare delle lampade abbronzanti disponibili nei centri estetici. L'azione benefica del mare può poi essere sostituita in inverno dai bagni nei centri termali di cui il nostro Paese è ricco - continua Caldarola - . L'acqua sulfurea, ad esempio, calma il prurito, disinfetta la pelle e ha un'azione cheratolitica molto simile all'acqua marina».

Evitare tessuti irritanti e le infezioni respiratorie

Quali atteggiamenti, invece, andrebbero evitati in inverno per arginare il peggioramento della psoriasi? In primis, andrebbe evitato il contatto diretto con indumenti irritanti (come la lana o i tessuti sintetici) che su una cute già infiammata potrebbero far comparire o aggravare la presenza del prurito. Ambienti eccessivamente riscaldati o con aria troppo secca o un abbigliamento troppo pesante, potrebbero inoltre causare un eccesso di sudorazione e la secchezza cutanea, con conseguente irritazione e prurito. «I pazienti dovrebbero avere l'abitudine di idratare quotidianamente la pelle, lavarsi con detergenti delicati, umidificare gli ambienti e regolare gli impianti di riscaldamento su temperature non troppo alte - conclude Peris -. Ed è necessario fare tutto il possibile per evitare la comparsa di infezioni delle alte vie respiratorie, come la faringite da streptococco, che spesso inducono un peggioramento della malattia cutanea. E' quindi consigliabile eseguire il vaccino anti influenzale, evitare gli sbalzi di temperatura e, ai primi sintomi, rivolgersi rapidamente al medico curante per la prescrizione delle terapie più adeguate».

  • keyboard-arrow-right Fonte Corriere della Sera
  • keyboard-arrow-right Autori Vera Martinella
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  • keyboard-arrow-right Parole chiave psoriasi

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