I ricercatori del Brigham and Women's Hospital di Boston, guidati da Abrar Qureshi, hanno scagionato anche il caffè dall'accusa di essere all'origine della psoriasi.
Gli scienziati ritengono che la psoriasi sia causata da un attacco anomalo del sistema immunitario sulle cellule del proprio corpo, tale da indurle a formare chiazze rosse e squamose. Per vedere se la caffeina ha un'effettiva influenza sullo sviluppo della psoriasi, Qureshi e il suo team hanno esaminato più di 82.000 partecipanti del Nurses Health Study.
Tutti i partecipanti dello studio, cominciato nel 1991, avevano compilato questionari sulla loro dieta e sull'assunzione di bevande. Nessuno di essi all'epoca era affetto da psoriasi. Nel corso dei successivi 14 anni, circa 1.000 persone coinvolte nello studio hanno sviluppato la malattia. Inizialmente il rischio sembrava un po' più elevato tra coloro che avevano consumato più caffeina, ma poi è emerso che i bevitori di caffè hanno anche fumato molto di più delle persone con un più basso consumo di caffeina.
Poiché studi precedenti avevano legato la psoriasi sia all'alcol sia al tabacco, i ricercatori hanno potuto emendare il caffè tra i fattori sospetti della malattia della pelle.
«C'è inoltre un crescente corpo di evidenze che suggeriscono che il consumo di caffè può ridurre il rischio di diabete, di ictus e alcuni tipi di cancro», ha commentato Lopez-Garcia, docente presso l'Universidad Autonoma di Madrid in Spagna, non coinvolto nello studio. La ricerca è stata pubblicata sugli Archives of Dermatology.