Dermatologia / Rassegna stampa

Precisione diagnostica contro cancro pelle

Sono queste le tre frecce all’arco della diagnostica di precisione per individuare tumori e malattie infiammatorie della pelle che negli ultimi 30 anni

Segreteria SIDeMaST, 03 Oct 2022 10:48

Precisione diagnostica contro cancro pelle

Sono queste le tre frecce all’arco della diagnostica di precisione per individuare tumori e malattie infiammatorie della pelle che negli ultimi 30 anni si sono moltiplicate e differenziate in modo esponenziale. Se infatti l’incidenza del melanoma negli ultimi dieci anni è raddoppiata, quella del carcinoma basocellulare, carcinoma squamocellulare e cheratosi attiniche è ancora più alta.
Basti pensare che l’incidenza del carcinoma basocellulare, che è in assoluto la neoplasia cutanea più frequente, aumenta ogni anno dell’1-3%.

Le cause? Principalmente l’esposizione al sole, intermittente o cronica (in alcuni Paesi), senza protezione adeguata. Ma per fortuna anche le terapie sono in continua evoluzione: quelle per il melanoma sono sempre più orientate verso trattamenti sostitutivi della chirurgia, che rimane comunque il gold standard, mentre per le cheratosi attiniche ai trattamenti chirurgici si affiancano quelli topici - anche questi in continua evoluzione - e la terapia fotodinamica.

Sono queste solo alcune delle novità che emergono dal 96esimo Congresso SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse guidata dalla Prof. Ketty Peris; il congresso si svolge al MiCo di Milano fino al 25 giugno ed è presieduto dai Prof. Angelo Valerio Marzano, Paolo Daniele Pigatto e Franco Rongioletti. La diagnostica di precisione oggi rappresenta sempre più una esigenza imprescindibile di tutta la medicina perché permette di personalizzare le terapie e di aumentarne le probabilità di successo.

Se spesso la clinica basta da sola, molte volte occorrono dei passi successivi che comprendono sostanzialmente la dermatoscopia, la microscopia confocale e la dermatopatologia.

Questo aumento però è andato di pari passo da un lato, con una diagnostica più precoce che consente di scoprire il melanoma già dal primo stadio - quello in cui lo spessore delle neoplasie è sottile e più facilmente curabile - e dall’altro, con lo sviluppo di terapie d’avanguardia che tendono a sostituire la chirurgia, come conferma il Prof. Franco Rongioletti, presidente del Congresso SIDeMaST, direttore della Unità di Dermatologia Clinica dell’IRCCS Ospedale 41 San Raffaele e Professore ordinario di Dermatologia presso l’Università Vita- Salute San Raffaele di Milano: “Con uno spessore calcolato al microscopio sotto 0.8 mm la sopravvivenza a 5 anni arriva al 97%.

In questo ambito, il dermatologo si pone come lo specialista di elezione per arrivare alla diagnosi più precoce possibile del melanoma e salvare vite. Un altro punto fondamentale nell’ambito dell’oncologia rmatologica è la terapia. Sebbene la chirurgia rimanga il trattamento standard per il melanoma ed il carcinoma allo stadio iniziale, i ricercatori si stanno ora concentrando sullo sviluppo di trattamenti che mirano direttamente a specifiche mutazioni nelle cellule del melanoma o che sfruttano il sistema immunitario del corpo per attaccare il tumore. Entrambi questi approcci, terapie mirate e immunoterapie, hanno portato a notevoli miglioramenti nella sopravvivenza dei pazienti con melanoma avanzato nell’ultimo decennio”.

  • keyboard-arrow-right Fonte La Presse
  • keyboard-arrow-right Titolo originale Tumori: dermatologi, diagnostica precisione contro cancro pelle Milano

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