Dermatologia / Rassegna stampa

Freddo: i consigli del dermatologo

Ogni stagione ha i suoi pro e contro. L'inverno con le sue temperature rigide prevede un cambio di routine cosmetica per evitare gravi problemi alla nostra pelle soprattutto se è sensibile

Segreteria SIDeMaST, 24 Jan 2015 06:17

Freddo: i consigli del dermatologo

Come proteggere la pelle dalle aggressioni ambientali? Sia che si viva in città sia che si trascorra del tempo in alta montagna, meglio programmare una buona difesa. La parola allo specialista

Ogni stagione ha i suoi pro e contro. L'inverno con le sue temperature rigide prevede un cambio di routine cosmetica per evitare gravi problemi alla nostra pelle soprattutto se è sensibile. In proposito, abbiamo intervistato Elisabetta Sorbellini, specialista in dermatologia allo Studio Rinaldi di Milano, che ci aiuta a capire come comportarci per arginare i danni.

Che cosa succede alla pelle quando fa freddo, in due diverse situazioni: città e montagna?

"La pelle al freddo si modifica a causa dell'adattamento dei suoi termorecettori adrenergici (beta 1e 2) con una riduzione della temperatura cutanea, della sudorazione e della produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Vengono così meno quegli importanti costituenti del film idrolipidico naturale di protezione e la pelle risulta più vulnerabile ai fattori climatici ambientali. Il freddo inoltre determina uno shock termico che fa produrre radicali liberi in gran quantità. Tanto maggiore è il freddo, per esempio in alta montagna, tanto più si evidenzia un fenomeno con arrossamenti e desquamazione, definito dermatite. Può aumentare anche il diametro dei capillari del viso, se questa evenienza diventa stabile, ecco la couperose che può precedere un'altra patologia chiamata rosacea. In città alla bassa temperatura si aggiunge l'effetto irritante dell'inquinamento atmosferico, che incrementa l'infiammazione della pelle provocando un'ulteriore perdita di acqua attraverso l'epidermide e alterando l'equilibrio del microbioma, cioè la flora batterica cutanea che protegge dalle infezioni".

Quali sono le creme per il viso più adatte?

"Consiglio i trattamenti con un alto potere idratante e lenitivo, formulati con un corretto rapporto di acidi grassi polinsaturi, omega 3 e 6 e acido ialuronico, sostanze idratanti naturali. Le novità più importanti riguardano il controllo del microbioma grazie all'azione di un batterio, la vitreoscilla filiformis, frutto di una ricerca scientifica recente, e i polipeptidi di crescita biosintetici usati per prevenire e trattare l'aging e nella regolazione dell'equilibrio cutaneo. E ancora, antiossidanti di ultima generazione come l'acido ellagico o sostanze come la serotonina e la melatonina, anche riparatrici sul Dna, quindi un valido aiuto per la pelle a rigenerarsi e a ricostruire il suo film idrolipidico. Infine, le creme fatte 'su misurà con la possibilità di aggiungere di volta in volta i principi attivi più idonei".

Come rimediare agli sbalzi di temperatura? Di conseguenza alla couperose?

"In due modi, con creme ad azione vasoprotettrice e ad alto potere nutriente e riparatore e con un'alimentazione controllata che possa aiutare il tono dei capillari e il corretto equilibrio cutaneo, riducendo quindi il rischio di couperose. Bene ortaggi come le barbabietole, il radicchio, la zucca, le banane, la frutta secca (soprattutto noci), il basilico e il prezzemolo. È anche importante ridurre i cibi che, liberando istamina, stimolano la vasodilatazione dei capillari: limitare quindi i formaggi stagionati, le melanzane, i pomodori, le spezie e l'eccesso di alcol".

Quale tipo di pelle soffre di più il freddo e perché?

"La pelle chiara che, essendo più sottile, ne risente maggiormente. Ma è anche una questione di sensibilità recettoriale: se stimolati di continuo i termorecettori rispondono in maniera eccessiva con un'alterazione delle loro funzioni (es. vasodilatazione dei capillari)".

In montagna oltre al solare come bisogna proteggere la pelle?

"In alta montagna la pelle può essere protetta anche con barriere fisiche, per esempio con maschere e creme ad alto fattore di protezione dai raggi UV. In questo modo è garantita la massima protezione e prevenzione per l'invecchiamento cutaneo".

Il freddo polare: curiosità beauty di Donatella Genta

Se avete in mente di fare un viaggio in Lapponia sappiate che la temperatura esterna può scendere fino a - 40. Il freddo è pungente e secco e quindi va affrontato con le dovute maniere. Le regole base? Bere molto e fare tante saune. Mai applicare la crema prima di uscire all'aria aperta, bisogna invece trattare la pelle quando si è casa, meglio la sera, con creme ricche e nutrienti o con maschere lenitive in modo che i principi attivi abbiano tempo di assorbire e di agire durante la notte. All'esterno, la pelle deve essere pulita, potendo anche senza trucco e senza nessun tipo di barriera, perché finirebbe col seccarsi troppo, disidratarsi e alla peggio rischiare di "congelarsi". Idem per le labbra: niente burro di cacao prima di uscire. Le mani vanno trattate con creme specifiche e con maschere alla paraffina, protette indossando doppi guanti: cotone più lana. Poi, ci sono i capelli: idea fissa delle Lapponi. Il caldo e il freddo eccessivo li seccano e li sfibrano, quindi il taglio frequente è di rigore. I parrucchieri infatti lavorano a pieno ritmo e prendere un appuntamento a breve scadenza in Lapponia (prendere nota!) è decisamente difficile. Infine, per togliere letteralmente il freddo dalle ossa, rigenerarsi ed eliminare le tossine, l'usanza è di fare sempre una rilassante sauna a casa.

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