Dermatologia / Rassegna stampa

Cresce il numero di anziani con tumori della pelle

Melanomi, basaliomi ma anche lesioni pre tumorali sono sempre più frequenti negli over 65. La fotografia emerge dal congresso nazionale Sidemast che si terrà a Verona dal 23 al 26 maggio

Segreteria SIDeMaST, 26 May 2018 05:31

Cresce il numero di anziani con tumori della pelle

I tumori della pelle stanno aumentando anche in Italia. I melanomi, in particolare, colpiscono circa 15-20 persone su 100mila l'anno: rappresentano certamente la forma tumorale più frequente tra i giovani ma sono ormai molto comuni anche tra gli anziani. I basaliomi, forme molto frequenti di tumori della pelle, invece, interessano 100 persone su 100mila, per la maggior parte over 65, mentre sono tutti anziani i pazienti che soffrono di carcinoma squamocellulare invasivo, 30-40 persone su 100mila. Infine: il 30% della popolazione ultra-cinquantenne ha forme di cheratosi attinica, lesioni della pelle considerate precursori del carcinoma squamocellulare. A dare le cifre è Piergiacomo Calzavara Pinton, presidente della Società Italiana di Dermatologia Medica, Chirurgica, Estetica e di malattie Sessualmente Trasmesse (Sidemast), in occasione della presentazione del Congresso nazionale che si terrà a Verona dal 23 al 26 maggio alla presenza di oltre mille specialisti provenienti da tutta Italia.

Prevenire si può, e anche curare

Che cosa evidenziano questi numeri? "Un dato importante. Le forme cancerose cutanee sono in aumento perché strettamente collegate all'aumento della percentuale di anziani nella popolazione generale", sottolinea Pinton, che è direttore della UO Dermatologia AST Spedali Civili e Clinica dermatologica dell'Università di Brescia. "Ma ciò non significa che queste malattie siano un'inevitabile condizione legata all'età avanzata: dobbiamo curare tutti i casi, perché trattabili in fase precoce, mentre - se trascurati - portano a situazioni complicate da affrontare".

Questione di esposizione solare

Il numero dei casi e la loro gravità dipende essenzialmente dal tipo di vita che una persona ha condotto. Gli anziani d'oggi sono i giovani degli anni 40-50, periodo in cui non si parlava di fotoprotezione e l'uso di schermi solari prima dell'esposizione al sole non era un elemento considerato. Perciò coloro che ora hanno un'età avanzata sono più a rischio di ammalarsi. Tutti coloro che - per motivi professionali o per scelta - sono stati più esposti al sole, i maschi in particolare, presentano molti più casi di cheratosi attinica, lesioni cutanee considerate precursori di alcune forme di cancro della pelle.

Amico cappello

La perdita di capelli nel sesso maschile, inoltre, rappresenta un altro fattore di rischio: per molti anni la cute della testa è stata più esposta ai raggi solari in maniera diretta e per questo la probabilità di sviluppare forme tumorali è maggiore. Non vanno trascurati, quindi, i casi di cheratosi attinica, soprattutto multipla, e la presenza di numerose lesioni deve indurre il dermatologo a trattare non solo le singole lesioni ma anche la cute che le circonda.

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