Dermatologia / Rassegna stampa

Alimentazione, un'app dice cosa mangiare contro l'acne

Le sue indicazioni si basano sui risultati di serie ricerche scientifiche

Luigi Semeraro, 22 May 2014 04:56

Alimentazione, un'app dice cosa mangiare contro l'acne

Quando si lotta contro l'acne anche l'alimentazione fa parte dell'armamentario utile a sconfiggere i brufoli. I falsi miti sull'associazione tra cibo e foruncoli sono però sempre dietro l'angolo. Per aiutare a vederci chiaro i ricercatori della Northwestern University (Evanston, Stati Uniti) hanno messo a punto un'app per iPhone che basandosi sui risultati di ricerche scientifiche ufficiali indica ai suoi utilizzatori se un cibo è da considerarsi o meno "a rischio acne".

"Gli utenti potrebbero restare sorpresi nello scoprire che non ci sono prove conclusive derivanti da ampi studi randomizzati e controllati che abbiano associato il cioccolato all'acne - spiega Diana Cohen, ideatrice dell'applicazione - Invece un piccolo studio ha svelato che mangiare cacao al 100% potrebbe peggiorare i sintomi dell'acne". Secondo i dati raccolti nell'app la comparsa dell'acne è stata associata al consumo di latticini (in particolare di latte scremato), di proteine del siero di latte, di acidi grassi omega 6 e di cibi ricchi di zuccheri. Gli alimenti che contengono molte molecole dall'azione antiossidante e fibre sono invece stati associati a una riduzione dell'incidenza dell'acne.

L'app, battezzata "diet & acne," può essere scaricata gratuitamente da iTunes. I dettagli del suo utilizzo sono stati descritti in uno studio pubblicato su JAMA Dermatology, secondo cui tra il 1 aprile e il 31 agosto 2013 è stata scaricata più di 5.500 volte in 98 paesi diversi. "In tutto il mondo le persone si stanno convertendo all'uso delle app per dispositivi mobili come fonte di informazioni sui problemi di salute - commenta Cohen - ma la maggior parte delle applicazioni disponibili non sono basate su prove scientifiche e molte sono state create solo per vendere un prodotto. Questa app è diversa perché utilizza le prove derivanti da un'analisi sistematica della letteratura peer-reviewed e le mette nelle mani dei pazienti".

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