Tumori: immunoterapia, un algoritmo italiano dirà su chi funziona


04 Apr 2019 09:56 Rassegna stampa


L'immunoterapia è una delle frontiere più affascinanti nella lotta contro il cancro. Approccio che si è guadagnato l'ultimo premio Nobel per la Medicina, ma che non funziona su tutti i malati. Su alcuni si avrebbero più rischi che benefici. Uno studio italiano, pubblicato su Cancer da un team dell'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, dimostra “le potenzialità di un algoritmo per la selezione dei pazienti che più rispondono all'immunoterapia”.

La novità “potrebbe rappresentare un passo in avanti verso una medicina su misura per il singolo paziente”, sottolineano dall'Int. Il trattamento con inibitori del checkpoint immunologico ha consentito un significativo miglioramento della prognosi in pazienti con neoplasie solide. Purtroppo, però, solo il 20-30% risponde a questi trattamenti e ad oggi non esiste un metodo che permetta di selezionare i pazienti.

“Conoscere le probabilità di risposta al trattamento - precisa Massimo Di Nicola, responsabile dell'Unità Int di immunoterapia clinica e terapie innovative - consente di perseguire l'intento di una medicina personalizzata, evitando trattamenti inefficaci ed effetti collaterali”. “La nostra analisi - commenta Di Nicola - conferma che i pazienti con livelli sierici elevati di Ldh basale, giovani e con un basso Ps hanno minori probabilità di ottenere una risposta clinica al trattamento. Certamente i nostri risultati sono promettenti, ma è necessaria una validazione dell'algoritmo con studi prospettici e su una popolazione più ampia e omogenea".

Inserito da segreteria SIDeMaST

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FonteAdnkronos Salute
Titolo originaleTumori: immunoterapia, un algoritmo italiano dirà su chi funziona
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