Torino, 10 luglio 2018 - Stessa spiaggia e stesso mare. E anche stesse cautele. Con l’inizio dell’estate, non bisogna dimenticare che proteggersi dai raggi ultravioletti del sole, che però è necessario per la nostra salute.
L’esposizione ai raggi solari ha effetti positivi, come quello di stimolare la produzione di vitamina D, ma i raggi ultravioletti UVA e UVB contribuiscono alla formazione dei tumori della pelle. Raddoppia il rischio di sviluppare un melanoma cutaneo, uno dei tumori più frequenti in giovane età: in Italia è il terzo sotto i 50 anni. Grazie ai progressi nella ricerca, la sopravvivenza a 5 anni, però, è pari all’86,8%, fino al 93,6% nei pazienti giovani, con meno di 44 anni. Le principali istruzioni per l’uso, ci ricorda l’AIRC, Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, sono quelle di evitare le ore più calde e comunque non esporsi a lungo d’estate.
Bisogna anche applicare più volte una crema solare con fattore di protezione superiore a 30; indossare delle protezioni come occhiali da sole, cappelli e magliette; non esporre direttamente al sole neonati e bambini piccoli. Infine, in ogni stagione, evitare le lampade abbronzanti perché aumentano il rischio di melanoma.
«I nuovi casi di melanoma nel 2007 erano 7mila; nel 2015 sono raddoppiati a 14mila. Il melanoma colpisce sempre più le fasce più giovani» ha affermato Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione “’G. Pascale” di Napoli al congresso mondiale dell’American Society of Clinical Oncology di Chicago.