Regno Unito, sull’onda della Brexit cambieranno i vertici dell’autorità regolatoria nazionale


30 Jan 2019 06:08 Rassegna stampa


Cambieranno i vertici dell’autorità regolatoria britannica. Questo è quanto si sa per certo. Qualche dubbio sulle motivazioni e le possibili implicazioni dell’affair Brexit. Il Ceo della ‘Medicine and healthcare products regulatory agency’ (Mhra), Ian Hudson lascerà l’agenzia a metà 2019. Brexit o non Brexit?

A sei mesi dall’uscita ufficiale del Regno Unito dall’Ue (29 marzo), cambieranno anche i vertici della Mhra e si aprirà un nuovo capitolo. Hudson ha guidato l’ente in stretta collaborazione con l’Ema, mentre il suo successore si metterà al timone di un istituto che dovrà camminare da solo. Dovrà occuparsi di possibili carenze di medicinali, della ‘supply chain’ e del rapporto con le altre agenzie regolatorie e con l’Ema.

Sarà lui a gestire i nuovi rapporti che verranno a crearsi. Hudson ha dichiarato alla stampa che i motivi alla base della sua decisione sono prettamente personali e professionali. L’attuale Ceo è in carica dal 2013, ma ha esperienze di regolatorio dal 2001 quando ancora la Mhra non esisteva (è stata fondata nel 2003). Alla Brexit mancano quattro mesi, il premier Theresa May sta negoziando con l’Europa che si sta togliendo qualche sassolino dalla scarpa per la decisione inglese di lasciare la comunità. L’accordo sembra lontano e si paventano tre anni ponte per raggiungerlo. Di certo c’è ben poco, se non rinnovi ai vertici della Mhra.

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