Dermatologia / Rassegna stampa

Medicina, le dieci novità del 2011

La classifica delle innovazioni secondo gli esperti della Cleveland Clinic: ai primi posti nuovi farmaci immunoterapici per combattere il melanoma e i tumori della prostata

Segreteria SIDeMaST, 10 Jan 2011 09:33

Argomenti: melanoma ASCO ipilimumab
Medicina, le dieci novità del 2011

Il 2011 sarà l'anno della rivincita del sistema immunitario contro il cancro? Sembrerebbe di sì, almeno stando ai pronostici stilati dagli esperti di una corazzata della ricerca medica come l'americana Cleveland Clinic, che hanno inserito due farmaci immunoterapici contro il melanoma avanzato e il tumore della prostata fra le novità che avranno il maggior impatto sulla medicina dell'anno che sta per iniziare.

Saranno importanti

A stilare la top ten delle innovazioni in medicina è, come ogni anno, un panel composto da una sessantina fra i migliori medici e ricercatori della Cleveland Clinic. Se il primo posto è dedicato all'Alzheimer, a un composto radioattivo che consente di ottenere immagini molecolari del cervello e di arrivare a una diagnosi precoce della malattia, il secondo e il terzo posto parlano di lotta a tumori che si credevano senza speranza.

Farmaco per il melanoma

Ecco le innovazioni che promettono di lasciare il segno. La prima è l'anticorpo monoclonale ipilimumab, salutato nel 2010 come la prima terapia da 30 anni a questa parte in grado di migliorare la sopravvivenza dei malati in fase avanzata. Funziona sbloccando a livello molecolare alcuni linfociti (le cellule T) del sistema immunitario e mettendole in condizione di aggredire il tumore. In Italia il farmaco è disponibile per uso compassionevole (attraverso procedure stabilite per legge, e per casi specifici, l'ospedale può farne richiesta al produttore) e nell'ambito di studi clinici.

Prostata, vaccino che cura

La seconda novità celebrata dagli esperti della Cleveland Clinic è il primo vaccino terapeutico approvato dall'agenzia regolatoria americana (Fda) contro il tumore della prostata. Il Provenge (questo il nome del farmaco) agisce inducendo una risposta del sistema immunitario contro il cancro e ha dimostrato di ridurre del 24 per cento il rischio di morte in pazienti con malattia già diffusa nell'organismo.

Terapie anti-epatite

Nella top ten per l'anno venturo figurano anche due nuovi farmaci per curare l'epatite C e una micro capsula che permetterà ai pediatri di effettuare indagini endoscopiche del tratto digerente con meno disagio per i piccoli pazienti, scoprendo ulcere, polipi o aree di sanguinamento. Segnalati anche un trattamento per la sclerosi multipla, un test per l'asma, una nuova tecnica chirurgica per curare i grandi obesi e nuove tecnologia per monitorare a distanza le persone a rischio di infarto.

Cos'ha lasciato il 2010

In questo tempo di bilanci, è l'American Society of Oncology (ASCO) a stilare l'annuale lista dei principali passi avanti della ricerca anti cancro, o meglio dei risultati che più hanno avuto impatto sulla cura dei pazienti. Nel rapporto 2010 sono citati 53 studi significativi, di cui 12 vengono riconosciuti di massima importanza. Fra questi, ben quattro riguardano la cura dei tumori «difficili», come quelli del polmone negli anziani, quelli in stadio avanzato del pancreas, dell'ovaio e il melanoma. La radioterapia ipofrazionata permette di ridurre il rischio di una recidiva di tumore al seno con un ciclo di sedute di sole tre settimane contro le cinque standard. Sono messe in evidenza nuove terapie mirate per i malati di melanoma e di tumore al polmone, terapie di fresca approvazione contro i tumori della prostata. Non ci sono solo i farmaci, ma un occhio speciale viene riservato alla qualità di vita dei pazienti in chemioterapia: segnalati uno studio sull'importanza delle cure palliative contro la depressione e il dolore e un'indagine sui disturbi del sonno, che riguardano i tre quarti delle persone in trattamento. Infine, i selezionatori dell'ASCO sottolineano il lavoro di ricerca sulle persone guarite da un tumore in età pediatrica: più si sa sui rischi connessi a malattia e terapie affrontate da bambini e più si possono proteggere gli adulti che quei piccoli sono diventati.

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