Dermatologia / Rassegna stampa

Le regole per stare al sole che dettano le società scientifiche

Non solo protezione con le creme, di cui spesso sopravvalutiamo gli effetti. Ma ombra, indumenti di fibre particolari, cappelli e occhiali. E magari evitare di fare tante vacanze al sole

Segreteria SIDeMaST, 15 May 2024 02:19

Le regole per stare al sole che dettano le società scientifiche

Raccomandazioni stilate da esperti internazionali provenienti da 5 continenti e dalle più importanti società scientifiche (European Association of Dermato Oncology, Euromelanoma, Euroskin, European Union of Medical Specialists e Melanoma World Society) e pubblicate sull'European Journal of Cancer. Con indicazioni specifiche per esporsi al sole e limitare il rischio di insorgenza di un tumore della pelle. Nelle popolazioni con la pelle chiara, si stima che fino al 95% dei tumori cheratinocitari maligni, come il carcinoma basocellulare e squamocellulare, e il 70-95% dei melanomi siano causati dalle radiazioni UV. Pertanto, una percentuale significativa di tumori della pelle può essere prevenuta riducendo le radiazioni UV inutili ed eccessive attraverso un'efficace fotoprotezione.

Vacanze al sole più volte all'anno

"La maggioranza della popolazione europea va in vacanza al sole, spesso più volte all'anno - evidenzia Maria Concetta Fargnoli, coautrice della consensus, vice-presidente SIDeMaST e ordinaria di Dermatologia all'Università dell'Aquila. "Questo comportamento è profondamente radicato, sarà difficile da modificare e tale cambiamento potrà richiedere decenni. Dobbiamo quindi iniziare con messaggi chiari e inequivocabili, sicuramente radicali, ma che andrebbero inclusi nell'attività educazionale per il paziente".

Tra i tumori della pelle più diffusi e in costante aumento, c'è il melanoma cutaneo che origina dalle cellule pigmentate, i melanociti, responsabili della produzione di melanina. In Italia, si stimano circa 12.000 casi l'anno. La principale causa del melanoma è proprio l'esposizione eccessiva ai raggi Uv, sia da sole che da lampade abbronzanti. Il focus su questo tipo di tumore cutaneo è stato fatto nei giorni scorsi a Roma nel corso di un evento organizzato dall'associazione Melanoma Day OdV (nata da un'idea di Gianluca Pistore per ricordare suo papà Silvio, prematuramente scomparso all'età di 51 anni a causa di un melanoma) con il patrocinio di Sidemast, che si riunirà in congresso a fine mese a Giardini Naxos, Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica (Adoi) ed Intergruppo Melanoma Italiano (Imi).

"Oggi la migliore cura è prevenire la malattia, almeno in una fase severa. Abbiamo la possibilità di una diagnosi precoce, che ci permette di pensare che, anche per il melanoma, si possa ragionare in una logica strutturata di screening di prevenzione", ha dichiarato nel corso del Melanoma Day, Fabrizio d'Alba, direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma. "La sanità di prossimità vede nel cittadino non più un soggetto passivo delle iniziative delle istituzioni ma un soggetto attivo. La sanità del futuro vuole un cittadino informato, consapevole e ingaggiato sul tema della propria salute, che sia attore del cambiamento"

Come proteggersi

A tenere alta l'attenzione dovrebbero essere soprattutto le persone con pelle chiara, in particolare i bambini, che dovrebbero ridurre al minimo la loro esposizione alle radiazioni Uv, adottando misure di protezione solare quando si prevede che l'indice Uv raggiunge un valore dal 3 in su. "Un'adeguata fotoprotezione - spiega Ketty Peris, coautrice della Consensus e ordinaria di Dermatologia alla Cattolica di Roma - deriva dalla combinazione di più misure: cercare l'ombra, l'utilizzo di indumenti, cappelli e occhiali e l'applicazione di schermi solari sulle zone scoperte. Tuttavia, nella pratica clinica, le persone tendono a sovrastimare la protezione fornita dagli schermi solari, con una falsa sensazione di rassicurazione quando vanno al mare e si espongono al sole. Questo potrebbe favorire un comportamento a rischio per l'insorgenza dei tumori della pelle".

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