La rosacea, malattia infiammatoria cronica della pelle


04 Dec 2018 02:17 Rassegna stampa


Una recente indagine internazionale conferma che la rosacea condiziona la vita delle persone: 1 su 5 modifica le proprie abitudini per controllare la malattia e quasi 9 su 10 limita i comportamenti a rischio per evitare il peggioramento dei sintomi.

Le persone in totale assenza di sintomi, rispetto a quelle in quasi remissione, mostrano un maggiore miglioramento, oltre che clinico, anche della qualità di vita psicologica, sociale e lavorativa. Medici e pazienti danno un peso diverso ai sintomi e l’82% dei pazienti è insoddisfatto.

La rosacea, malattia infiammatoria cronica della pelle, ha un forte impatto sulla qualità di vita di chi ne è affetto.

Ad oggi, questa malattia non ha una cura definitiva e per questo chi ne soffre prova spesso perdita di fiducia in sé stesso, frustrazione e rassegnazione.

Una recente indagine internazionale, condotta su oltre 700 pazienti con rosacea e 500 medici, ha valutato il reale impatto di questa malattia, le cui manifestazioni rimangono costantemente visibili nel 60% dei casi ma sono i periodici peggioramenti l’aspetto più temuto, nel 90% dei casi.

Indipendentemente dal modo in cui si manifesta, la malattia influenza fortemente la vita di 1 persona su 3 e, in oltre la metà dei casi, ha ripercussioni sulla produttività lavorativa.

Quasi il 90% rinuncia a quelle attività che possono peggiorare i sintomi o causarne la ricomparsa.

Tra queste, la prima è l’esposizione solare, nel 50% dei casi, seguita dall’assunzione di alcol e cibi speziati, rispettivamente nel 33% e 26% dei casi.

Inserito da segreteria SIDeMaST

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Fontesalute.iltabloid.it
Titolo originaleRosacea, 1 persona su 5 sotto scacco dalla malattia
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