Dermatologia / Rassegna stampa

Bruciature viola sulla pelle degli atleti: è l’effetto del cupping

Un'altra tecnica con effetti ben visibili sul corpo che suscita curiosità. Da dove viene? Funziona davvero? L'ennesimo trattamento «di moda» che aiuta le performance

Segreteria SIDeMaST, 13 Aug 2016 03:54

Argomenti: pelle
Bruciature viola sulla pelle degli atleti: è l’effetto del cupping

Non solo taping e nastri colorati per gli atleti di Rio: ognuno si aiuta (anche psicologicamente) come crede. Tra le tecniche usate e più "visibili" si annovera anche il cupping, che lascia macchie circolari rosso scuro come bruciature sulla pelle ed è una pratica terapeutica propria della Medicina cinese.

Tecnica antica

La terapia consiste nel disporre sulle parti doloranti del corpo ventose di vetro (o silicone) rotonde (tipo tazzine) che vengono riscaldate. Il posizionamento crea un parziale sottovuoto, che si crede possa stimolare i muscoli, il flusso di sangue e alleviare il dolore. La pratica della coppettazione è menzionata in antichi testi greci ed egiziani. Nella medicina tradizionale cinese, risale ad almeno 2mila anni fa, secondo un'analisi pubblicata nel 2012 sulla rivista PLoS One. Era usata per ripristinare il flusso di "qi" - la forza vitale.

Funziona?

Negli ultimi anni, il cupping è stato utilizzato per persone che soffrono di disturbi vari, tra cui l'herpes zoster, una paralisi facciale, tosse persistente, difficoltà di respirazione e acne. Ma il cupping è più comunemente usato per trattare il dolore, secondo l'analisi della rivista PLoS One. Un piccolo studio ha trovato che i segni del cupping in genere sbiadiscono dopo due - quattro giorni. Altri studi hanno mostrato come sia stata utilizzata per il trattamento del dolore da cancro e dolore lombare. In entrambi i trial clinici randomizzati per le ricerche, i gruppi trattati con questo metodo hanno riportato maggior sollievo dal dolore. Comunque il campione era troppo piccolo per giungere a evidenze considerate scientifiche.

Celebrità che la utilizzano

Michael Phelps, Alex Naddour (ginnasta statunitense) e il nuotatore bielorusso Pavel Sankovic hanno tutti pubblicato foto pubblicate dell'avvenuto cupping . Sankovic ha scritto sul suo account Instagram: «È un grande strumento di recupero». L'ex nuotatrice olimpica Natalie Coughlin ne era un'amante e addirittura il campione, Phelps. La tecnica ha "stregato" anche alcune star, come Jennifer Aniston, Gwyneth Paltrow e Jessica Simpson. Ogni Olimpiade sembra avere la sue "terapia di tendenza" che ha lo scopo di aiutare gli atleti, come i nastri della kinesio taping, che sembrano resistere anche a Rio.

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