Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi, dai farmaci biologici possibili benefici anche per il rischio cardiovascolare

Da uno studio pubblicato su Cardiovascular Research emerge che i pazienti in terapia biologica per un anno hanno avuto una riduzione dell'8% delle placche coronariche. Ma è ancora presto per dire se questi farmaci esercitino direttamente i loro effetti sulle placche o agiscano riducendo l'infiammazione sistemica

Segreteria SIDeMaST, 21 Mar 2019 07:53

Psoriasi, dai farmaci biologici possibili benefici anche per il rischio cardiovascolare

Beneficio doppio per i pazienti affetti da psoriasi che si curano con i nuovi farmaci biologici che potrebbero rivelarsi utili per prevenire le malattie cardiache in pazienti con questa patologia della pelle. È quanto emerge da un recente studio pubblicato su Cardiovascular Research e condotto dal National Institutes of Health negli Stati Uniti. I ricercatori hanno studiato 121 pazienti con psoriasi grave idonei al trattamento biologico per valutare se tale cura potesse migliorare la salute delle coronarie. Tra i partecipanti, 89 sono stati sottoposti a terapia biologica e 32 a trattamento topico.

Tutti i pazienti sono stati sottoposti a imaging delle arterie coronarie al basale e un anno dopo. I dati hanno mostrato che i pazienti in terapia biologica per un anno hanno avuto una riduzione dell'8% delle placche coronariche. “Dopo un anno di trattamento - ha spiegato Nehal Mehta, del National Heart, Lung and Blood Institute, National Institutes of Health di Bethesda, e principale autore del lavoro - la terapia biologica ha migliorato la situazione relativa alle placche coronariche in maniera simile all'effetto di una statina a basso dosaggio”.

Anche la composizione delle placche è migliorata in coloro che hanno ricevuto i farmaci biologici, rendendole meno pericolose. Al contrario, le placche coronariche sono aumentate del 2% nei pazienti non trattati con un farmaco biologico. È la prima volta che si osserva che il trattamento di una malattia della pelle con terapia biologica ha un impatto specifico sulle placche arteriose ma, secondo gli esperti, è troppo presto per dire se i farmaci biologici esercitino direttamente i loro effetti sulle placche o agiscano riducendo l'infiammazione sistemica. Sicuramente questa condizione di infiammazione non va trascurata per ridurre i rischi cardiaci.

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