Dermatologia / Rassegna stampa

Lancet, ecco perché i medici italiani vanno all'estero

L'Italia non è un Paese attraente in cui lavorare. Le condizioni sono inadeguate, c'è una scarsa stabilità e crescita, con poche prospettive di fare carriera e gli stipendi sono bassi.

Segreteria SIDeMaST, 25 Sep 2019 12:57

Lancet, ecco perché i medici italiani vanno all'estero

L'Italia non è un Paese attraente in cui lavorare. Le condizioni sono inadeguate, c'è una scarsa stabilità e crescita, con poche prospettive di fare carriera e gli stipendi sono bassi. E poi spesso i 'rapporti' tra politica e sistema sanitario, i falsi comitati di assunzione finiscono regolarmente sui titoli dei giornali. Molti medici italiani ora all'estero sarebbero disposti a tornare a lavorare nel nostro Paese se le circostanze cambiassero”.

Parola di Lancet che in un articolo dal titolo ‘Health worker gap in Italy, the untold truth’ firmato da Luca La Colla del dipartimento di Anestesiologia della Duke University, fa il punto sulla situazione non particolarmente rosea dei camici bianchi italiani. “Non penso, e certamente non spero - prosegue La Colla - che i politici, i sindacati e i media nascondano intenzionalmente il prob

lema, ma penso vi sia una comprensione inadeguata dei problemi reali. Il resto del mondo si sta muovendo rapidamente mentre l'Italia sta raggiungendo un punto di non ritorno”.

Secondo La Colla, l'attuale carenza di medici specialisti che sta mettendo in crisi molti sistemi sanitaria regionali è dovuta anche al fatto che il nostro Paese “è poco attrattivo per i camici bianchi stranieri”. Una via d'uscita, suggerisce La Colla, è “lavorare per migliorare il Ssn e renderlo più attrattivo, perché i benefici sarebbero enormi per la comunità medica e per i pazienti

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