Secondo uno studio belga pubblicato su Jama Dermatology lo screening total-body del medico di famiglia trova un maggior numero assoluto di tumori della pelle, ma quello eseguito dallo specialista dermatologo sembra essere una valida alternativa.
«L'incidenza del melanoma e dei tumori non melanomatosi della pelle (Nmsc) è in aumento in tutto il mondo, e la diagnosi precoce svolge un ruolo importante nel migliorare i tassi di guarigione e la spesa sanitaria» afferma Lieve Brochez dell'Ospedale universitario di Ghent, che assieme ai coautori ha confrontato lo screening dermatologico di una lesione sospetta (Lds) con l'esame total-body non specialistico (Tbe) in due comunità di residenti in Belgio.
«Quelli sottoposti a screening di una lesione sospetta avevano lesioni che soddisfacevano uno o più criteri Abcd (A, asimmetria; B, bordi irregolari; C, due o più sfumature di colore; D, dimensioni pari o superiori a 6 mm)» spiegano gli autori, ricordando che la dermatoscopia utilizzata da dermatologi esperti migliora sensibilmente la diagnosi precoce nei casi di melanoma sotto i 6 mm e soprattutto di quelli Abcd negativi, riducendo il numero di rimozioni chirurgiche.
Il tasso di partecipazione osservato nell'esame total-body è stato sensibilmente maggiore rispetto a quello dello screening di lesione sospetta, rispettivamente del 17,9% e del 3,3%, con un riscontro globale di 47 tumori della pelle, pari al 2,4% della popolazione esaminata. Tra questi c'erano 9 melanomi, 37 carcinomi basocellulari e un carcinoma a cellule squamose. Le percentuali diagnostiche sono risultate sovrapponibili nei due gruppi: 2,3% per l'esame total-body e 3,2% nel gruppo screening di lesione sospetta. «Nelle mani dei dermatologi lo screening di lesione sospetta è un'alternativa di screening accettabile, specie nei sistemi di assistenza sanitaria con budget limitati o lunghe liste d'attesa, mentre l'efficacia dell'esame total-body non dermatologico necessita di approfondimenti» concludono i ricercatori. Ma in un editoriale di commento June Robinson della Feinberg School of Medicine a Chicago nonché direttore di Jama Dermatology, sottolinea: «Un ostacolo logistico per la diagnosi precoce del melanoma è l'accesso alla valutazione di un esperto: nello studio belga gli esaminatori erano dermatologi, ma il numero insufficiente di specialisti rende questo tipo di screening impraticabile negli Stati Uniti».