Dermatologia / Rassegna stampa

Ricerca. Assegnata borsa di studio al progetto per test predittivo dell'artrite psoriasica

Il 30% dei casi di psoriasi è destinato a evolversi in artrite psoriasica, una malattia infiammatoria cronica di carattere autoimmunitario invalidante. Una patologia dall'evoluzione lenta che dura anche anni ed è determinata da fattori non solo genetici ma anche ambientali

Segreteria SIDeMaST, 27 Oct 2015 10:20

Ricerca. Assegnata borsa di studio al progetto per test predittivo dell'artrite psoriasica

È Angela Ceribelli, reumatologa e ricercatrice dell'Humanitas di Rozzano la vincitrice della VI edizione de "La Ricerca in Italia. Un'Idea per il Futuro" concorso bandito dalla Fondazione Lilly. Assegnati 210mila euro per l'individuazione di un biomarker su 500 gemelli. Al via la la settima edizione sulle terapie per il diabete

Il 30% dei casi di psoriasi è destinato a evolversi in artrite psoriasica, una malattia infiammatoria cronica di carattere autoimmunitario invalidante. Una patologia dall'evoluzione lenta che dura anche anni ed è determinata da fattori non solo genetici ma anche ambientali, come prova il fatto che spesso nei gemelli omozigoti, quindi geneticamente identici, solo uno sviluppa la patologia.

Trovare quindi un biomarcatore in grado di predire in quali casi la psoriasi si trasformi in artrosi psoriasica diventa per un'arma essenziale per poter controllare e, magari, prevenire la malattia.

Un obiettivo che Angela Ceribelli, reumatologa e ricercatrice dell'Humanitas Research Hospital di Rozzano a Milano potrà raggiungere grazie a una borsa di studio di 210mila euro che le consentirà di studiare, per tre anni, 500 gemelli dell'area milanese e individuare il biomarker che potrà fare la differenza. È lei infatti la vincitrice per il 2015 di "La Ricerca in Italia: un'idea per il futuro" concorso bandito dalla Fondazione Lilly e destinato a promuovere i progetti proposti dai giovani ricercatori italiani.

Un progetto, questo della giovane ricercatrice, intitolato "Invecchiamento, epigenetica e infiammazione cronica in gemelli monozigoti: uno studio longitudinale sulla malattia psoriasica" che è stato scelto tra i tantissimi pervenuti secondo il meccanismo della "peer review" per garantire la totale meritocrazia.

Una grande opportunità quindi per la giovane ricercatrice e per i tanti giovani che nelle edizioni precedenti hanno potuto portate avanti i propri studi proprio grazie al contributo dell'azienda farmaceutica: le aree finora finanziate dalla Fondazione Lilly, dal 2008 ad oggi sono state quella endocrino-metabolica, immuno-oncologica, neuroscienze, cardiologica, del metabolismo osseo e delle malattie reumatiche (come in questo caso).

Un'iniziativa che continua: il Bando per l'edizione 2015-16, la settima, è stato aperto e riguarderà l'"Interazione tra alimentazione e farmaci nella terapia del diabete: aspetti molecolari e di traslazionalità clinica".

La continuità del concorso che abbiamo bandito - commenta Concetto Vasta, Direttore Generale della Fondazione Lilly - conferma il successo dell'iniziativa, dovuto alla capacità di stringere partnership tra istituzioni pubbliche, mondo scientifico e fondazioni private. Questo modo di lavorare in sinergia, giocando ognuno un ruolo attivo, ha consentito di costruire un progetto che nel tempo ha offerto un'interessane opportunità per il sistema Paese. La validità del progetto, quest'anno, viene ulteriormente rimarcata dall'adesione data dalla Fondazione Cariplo, che co-sponsorizzerà la nuova edizione. Il tema è di grande attualità: alimentazione e farmaci nella terapia del diabete".

Al progetto che sarà giudicato di più alto valore scientifico verranno assegnati 210mila euro in tre anni, erogati in tranches annuali di 70mila euro, di cui 45mila sono destinati al ricercatore e i restanti per le spese di ricerca. Per garantire i migliori risultati e impegno costante, sono previsti momenti di verifica dell'andamento del progetto da parte del Board scientifico.

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