Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi lieve, speranze per la ciclosporina in gel

Convivere con la psoriasi è difficile. Le lesioni che compaiono sulla pelle (per lo più su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, regione lombo-sacrale, mani e piedi) vanno e vengono, causando prurito, fastidio, non di rado imbarazzo

Segreteria SIDeMaST, 04 Jul 2016 08:59

Argomenti: psoriasi ciclosporine
Psoriasi lieve, speranze per la ciclosporina in gel

Utilizzato da quasi 40 anni, questo medicinale in compresse è efficace ma non semplice da tollerare. I tentativi di crearne una versione più leggera e topica erano finora falliti

Convivere con la psoriasi è difficile. Le lesioni che compaiono sulla pelle (per lo più su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, regione lombo-sacrale, mani e piedi) vanno e vengono, causando prurito, fastidio, non di rado imbarazzo. Esistono molte terapie efficaci per tenere la malattia sotto controllo, ma ancora non c'è una cura definitiva che porti alla guarigione e oltre la metà dei pazienti è insoddisfatta delle terapie, giudicate troppo scomode. Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Jama Dermatology apre uno spiraglio per i malati meno gravi, per i quali potrebbe essere in arrivo una nuova alternativa.

Ciclosporina in pillole, efficace da 40 anni

Tra i farmaci utilizzati nella terapia della psoriasi c'è la ciclosporina, un immunosoppressore che inibisce la produzione di interleuchina 2 e quindi la risposta immunitaria dell'organismo. La sua utilità nel trattamento della psoriasi fu scoperta casualmente nel 1979 e da allora, in quasi 40 anni, si sono raccolte numerosissime testimonianze sulla sua efficacia. Il dosaggio viene stabilito in base al peso del paziente e alla gravità della patologia e, soprattutto in considerazione dei possibili effetti collaterali (i maggiori sono tossicità renale e ipertensione), solitamente la cura non viene prescritta per più di sei mesi. «Ad oggi la ciclosporina è utilizzata in compresse per i pazienti con forme moderate o gravi - spiega Piergiorgio Malagoli, direttore centro Psocare dell'IRCCS San Donato di Milano -. Sono stati fatti diversi tentativi di crearne una versione più "leggera" topica, da applicare direttamente sulle lesioni, ma fino ad ora non si è trovata una formulazione chimica che avesse le proprietà richieste».

Lo studio: miglioramento significativo in tutti i malati

La sperimentazione condotta da ricercatori universitari indiani, per ora coinvolgendo un numero esiguo di pazienti, pare però dimostrare l'efficacia di un nuovo preparato di ciclosporina in gel. Gli autori lo hanno testato, con successo, su 24 malati con psoriasi a placche in forma lieve o moderata: dopo otto settimane di trattamento è stato appurato un miglioramento significativo in tutti i malati e, alla fine del trial, la pelle era completamente libera da lesioni nel 40 per cento dei partecipanti. Quella a placche è la forma più comune di psoriasi (rappresenta quasi il 90 per cento dei casi): si presenta sotto forma di chiazze rosse in rilievo, coperte da uno strato bianco-argenteo di cellule cutanee morte, che sono spesso pruriginose e dolorose e possono screpolarsi e sanguinare. «A fronte dei buoni risultati ottenuti, si procederà ora con verifiche su numeri più ampi di pazienti - commenta Malagoli -. Se dovessero essere confermati i dati dello studio indiano, sarebbe un progresso importante. Avremmo, infatti, un'alternativa topica che permetta di ridurre l'utilizzo di cortisone presente (da solo o in associazione) nella quasi totalità dei preparati da applicare localmente. Si instaurerebbe, con questo nuovo principio attivo veicolato in gel, una terapia rotazionale che permetterebbe un'alternanza con gli steroidi, senza modificare l'efficacia di risposta. Un'opportunità importante, visto che ad oggi non abbiamo cure topiche in grado di soddisfare definitivamente le esigenze dei pazienti affetti da psoriasi, costretti a seguire schemi terapeutici per tutta la vita».

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