Dermatologia / Rassegna stampa

Psoriasi e artrite psoriasica. Dai dermatologi arriva il Registro italiano dei farmaci biosimilari

I farmaci biosimilari rappresentano un'importante opportunità per curare più diffusamente malattie infiammatorie croniche gravi, tra cui la psoriasi e l'artrite psoriasica

Segreteria SIDeMaST, 03 Sep 2015 09:42

Psoriasi e artrite psoriasica. Dai dermatologi arriva il Registro italiano dei farmaci biosimilari

I farmaci biosimilari rappresentano un'importante opportunità per curare più diffusamente malattie infiammatorie croniche gravi, tra cui la psoriasi e l'artrite psoriasica. Il processo di approvazione dei farmaci biosimilari da parte dell'agenzia europea dei farmaci (EMA) è esternamente rigoroso, ma questi farmaci vengono testati in fase registrativa in trial clinici che riguardano solo una patologia.

L'indicazione viene poi estrapolata alle altre patologie in cui è indicato il farmaco originale. Nel caso di infliximabbiosimilare il trial registrativo ha riguardato l'artrite reumatoide e la spondilite anchilosante.

Pertanto il profilo di efficacia e sicurezza nei pazienti con altre patologie in cui infliximab è indicato (psoriasi, artrite psoriasica, morbo di Crohn, colite ulcerosa) anche se prevedibile non è formalmente noto.

Con la presente desideriamo comunicare che le Società Italiana di Dermatologia (SIDeMaST) e la Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) hanno realizzato il Registro Italiano dei Farmaci Biosimilari per la psoriasi e l'artrite psoriasica (www.psobiosimilars.it). Il registro, ad utilizzo esclusivo dei centri prescrittori ex Psocare, ha l'obiettivo di raccogliere i dati relativi all'efficacia e al profilo di sicurezza dei farmaci biosimilariin queste patologie. Il registro è online dal 1 agosto 2015. e rappresenta il primo registro per farmaci biosimilari anti-infiammatori in Italia e probabilmente in Europa, e consentirà di raccogliere dati real-life relativi a questi farmaci nei pazienti affetti da psoriasi e artrite psoriasica, sopperendo alla mancanza di dati clinici su patologie che non sono state valutate nella fase registrativa.

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