Dermatologia / Rassegna stampa

Lavarsi il viso, i 10 errori più comuni

Lavarsi la faccia: uno dei riti quotidiani più semplici che ci siano. Almeno apparentemente, perché in realtà un gesto tanto banale viene a volte compiuto nel modo sbagliato, irritando la pelle al punto da renderla troppo secca (oppure eccessivamente untuosa) o da causare brufoli e sfoghi cutanei

Segreteria SIDeMaST, 16 Jun 2015 08:51

Argomenti: viso
Lavarsi il viso, i 10 errori più comuni

Lavarsi la faccia: uno dei riti quotidiani più semplici che ci siano. Almeno apparentemente, perché in realtà un gesto tanto banale viene a volte compiuto nel modo sbagliato, irritando la pelle al punto da renderla troppo secca (oppure eccessivamente untuosa) o da causare brufoli e sfoghi cutanei. Tutti problemi che potrebbero essere evitati imparando a riconoscere questi 10 errori comunemente commessi quando si lava il viso, in modo da non ripeterli più (e dare così sollievo alla pelle). I consigli del professor Antonino Di Pietro per compiere nel modo giusto un gesto tanto banale

Scegliere un prodotto non adatto

Il detergente giusto deve rimuovere completamente trucco e impurità senza privare la pelle dei suoi oli naturali. «Ecco perché è bene scegliere un prodotto che non sia troppo aggressivo - spiega il professor Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell'Istituto Dermoclinico di Milano - ovvero, che non sgrassi eccessivamente la cute, eliminandone il film lipidico di acqua e sebo necessario a creare una barriera che impermeabilizza la pelle e a mantenere le cellule superficiali cutanee più adese l'una con l'altra».

Lavarsi troppo spesso

A meno di circostanze particolari (ovvero, se si usano creme solari e trucco o si suda molto), lavarsi più di due volte al giorno può finire per irritare la pelle, rendendola, paradossalmente, ancora più unta. Ragion per cui a volte conviene saltare l'appuntamento serale con il detergente, sostituendolo con della semplice acqua tiepida per dare un break alla pelle.

Sbagliare la temperatura dell'acqua

Un luogo comune diffuso, ma sbagliato, sostiene che l'acqua calda apra i pori e che quella fredda li richiuda. In realtà, i pori non hanno affatto questa capacità apri-e-chiudi e anche se l'acqua calda può avere un effetto piacevole sulla pelle, «usarla in abbinamento a un prodotto detergente rischia di "sciogliere" il sebo», avverte Di Pietro, che non a caso raccomanda di utilizzare sempre l'acqua tiepida, che deterge delicatamente ma in modo efficace.

Esagerare con l'esfoliante

Esfoliare la pelle è senz'altro una buona abitudine per liberarla dalle cellule morte, ma non bisogna esagerare: via libera dunque agli scrub naturali (a base di acidi della frutta) da applicare con le dita anziché con un panno per non tirare troppo la pelle e da usare non più di 2-3 volte a settimana.

Non risciacquare bene il viso (o non farlo affatto)

Affrettare l'operazione perché la mattina si è in ritardo o, per contro, la sera si è stanchi morti, non è mai saggio, perché così facendo si lasciano residui di prodotto e di sporco che ostruiscono i pori e seccano la pelle. «La pelle è abituata all'acqua - spiega sempre Di Pietro - quindi sono sempre favorevole ad abbondare col risciacquo, gesto che invece ultimamente sembra essere un po' dimenticato, prestando attenzione in particolare a mascella, attaccatura dei capelli e naso, che sono in genere i posti più dimenticati».

Usare prodotti che contengono sostanze irritanti o fanno troppa schiuma

E' sempre consigliato leggere attentamente le etichette dei prodotti detergenti, avendo cura di lasciare dove sono quelli che contengono profumi, coloranti e conservanti sintetici come i parabeni. «Ma anche un eccesso di schiuma non è mai un buon segnale - avverte il dermatologo - perché significa che il prodotto contiene troppi tensioattivi e, di conseguenza, il suo utilizzo finisce col rendere la pelle più secca, causando possibili irritazioni o reazioni allergiche».

Sfregare l'asciugamano in modo troppo energico

C'è chi tende a strofinare l'asciugamano sul viso a mo' di carta vetrata, convinto in questo modo di pulire più a fondo la pelle. «In realtà bisognerebbe piuttosto tamponare il viso con un asciugamano morbido e non già sfregarlo - consiglia Di Pietro - per evitare che la pelle, perdendo il sebo in profondità, si disidrati e perda elasticità, esponendosi così alle rughe».

Rimandare l'applicazione della crema idratante

Una volta che la pelle è completamente asciutta, per la crema o il siero idratante diventa più difficile raggiungerne gli strati più profondi e il viso appare così unto ed appiccicaticcio. Un inconveniente però evitabile applicando il prodotto idratante subito dopo la detersione, quando la pelle è ancora umida, così da massimizzare l'assorbimento dei principi attivi.

Spendere una fortuna per un detergente

Meglio optare per un detergente basic, che contenga ingredienti semplici e naturali, e investire casomai qualche euro in più per prodotti che offrano benefici più a lungo termine. «In questo caso l'ideale sono i sieri contenenti Fospidin, un composto attivo che recenti studi hanno identificato come il miglior rimedio da un punto di vista scientifico per la rigenerazione cellulare - suggerisce Di Pietro - perché sfrutta le proprietà della glucosamina, un particolare zucchero che, opportunamente veicolato regola lo scambio d'informazioni fra le cellule, e dei fosfolipidi, che aiutano ad irrobustire la pelle e rigenerarla».

Non prendere in considerazione l'olio come prodotto detergente

Demonizzati per lungo tempo, perché accusati di ostruire i pori, ultimamente gli esperti stanno in realtà rivalutando l'utilizzo degli oli detergenti per tutti i tipi di pelle, anche quelle grasse o con tendenza ai brufoli. Ovviamente bisogna scegliere l'olio giusto (spaziando da quello di mandorle o al nocciolo di albicocca fino a quello di girasole), avendo cura di massaggiarlo sul viso e di rimuoverlo accuratamente con un panno morbido bagnato in acqua calda.

  • keyboard-arrow-right Fonte Corriere della Sera
  • keyboard-arrow-right Autori Simona Marchetti
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