Dermatologia / Rassegna stampa

Farmaci anti cancro, boom dei prezzi

Al Pascale di Napoli, 15 milioni l'anno per le chemioterapie

Segreteria SIDeMaST, 06 Apr 2013 10:41

Argomenti: AIFA AIDS chemioterapia
Farmaci anti cancro, boom dei prezzi

«Se in Italia non esistesse il Servizio sanitario nazionale neanche il dieci per cento della popolazione potrebbe pagarsi le cure per fare fronte a un cancro, all'epatite, all'aids». Il direttore generale dell'istituto per la lotta ai tumori «Pascale», Tonino Pedicini, oncologo, ammette che i costi dei farmaci per le neoplasie sono i più alti. E diventano di giorno in giorno più cari. Al punto che l'istituto lo scorso anno ha speso oltre quindici milioni di euro solo per le chemioterapie.

«Ci sono farmaci come quello appena autorizzato dall'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco, per il trattamento melanoma maligno che costa oltre 57 mila euro, per una cura di quattro mesi» rivela Pedicini, all'indomani della notizia, giunta dall'India, della causa persa dalla Novartis. Una decisione della Corte Suprema di Nuova Delhi che apre le porte al medicinale generico.

Un verdetto «storico» che potrebbe creare precedenti nel resto del mondo. Dall'altra parte dell'Oceano, Giulio Tarro, scienziato dalle origini messinesi, che collaborò a metà degli anni Sessanta, al fianco del grande Albert Sabin nella messa a punto del vaccino contro la poliomielite, fa sentire la sua voce. Da Philadelphia, Tarro scrive: «Questa vicenda mi ricorda quella analoga dei farmaci anti-aids in Africa dove finalmente si è trovato il modo di fornirli gratis o al costo di produzione. Ovviamente sono d'accordo con la decisione delle autorità indiane non solo per ragioni di bioetica, ma anche di semantica: praticamente lo stesso farmaco non può essere ripresentato dopo la scadenza del brevetto per favorire chi lo deteneva prima».

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