Dermatologia / Rassegna stampa

Tra psoriasi e glutine c'è una relazione complicata

C'è un legame fra la psoriasi, malattia della pelle le cui cause non sono ancora del tutto chiare, e il corretto funzionamento dell'apparato digerente

Segreteria SIDeMaST, 05 Feb 2016 01:45

Argomenti: psoriasi
Tra psoriasi e glutine c'è una relazione complicata

Sempre più evidenti i legami fra la malattia della pelle e altre patologie infiammatorie, tra cui quelle intestinali. L'alimentazione gioca certamente un ruolo importante

C'è un legame fra la psoriasi, malattia della pelle le cui cause non sono ancora del tutto chiare, e il corretto funzionamento dell'apparato digerente. Con l'avanzare della ricerca scientifica appare sempre più evidente che esiste una correlazione fra le lesioni cutanee e una serie di altre patologie fra le quali, per esempio, le malattie infiammatorie croniche dell'intestino, come il morbo di Crohn. Inoltre, con il crescente numero di persone intolleranti al glutine e celiache, diversi studi stanno indagando se ci sia una relazione anche fra glutine e psoriasi. I lavori sono ancora in corso, non ci sono per ora risposte definitive, ma sembra che in un ristretto numero di pazienti psoriasici eliminare il glutine (un complesso proteico presente in alcuni cereali come frumento, segale, orzo, avena, farro) dalla propria alimentazione contribuisca a migliorare le chiazze sulla pelle.

Fumo, alcol, chili di troppo peggiorano le chiazze

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, non contagiosa, per la quale ad oggi non esiste una cura definitiva, ma sono disponibili molte terapie in grado di tenerla sotto controllo. Diversi studi stanno indagando le cause, anche genetiche, e i possibili fattori scatenanti (come infezioni, fumo di sigaretta, alcol, eventi di vita stressanti) in grado di favorirne la comparsa in soggetti con predisposizione genetica a sviluppare la malattia. Anche il sovrappeso e l'obesità sono delle condizioni che aumentano il rischio di comparsa della psoriasi probabilmente perché il tessuto adiposo produce e rilascia nel sangue sostanze chimiche in grado di produrre uno stato di infiammazione generale nell'organismo. Negli ultimi tempi, poi, indagini sul microbioma umano (ovvero l'insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali della totalità dei microrganismi presenti nell'organismo umano) hanno sollevato l'ipotesi che uno scompenso tra microbi e batteri possa essere il fattore scatenante che innesca una serie di reazioni nel nostro sistema immunitario che portano a malattie autoimmuni come la psoriasi e l'artrite psoriasica.

Quando può essere indicato eliminare il glutine

Passare a una dieta senza glutine è una scelta non semplice, comporta parecchie restrizioni, e prima di decidere di cambiare drasticamente la propria dieta bisogna comunque parlare con un medico. «Secondo alcuni studi recenti una dieta priva di glutine potrebbe migliorare la psoriasi in un sottogruppo di pazienti che, pur non essendo affetti da celiachia, presentano nel sangue degli anticorpi diretti contro una componente della molecola del glutine che si chiama gliadina - spiega Clara De Simone, ricercatrice presso l'Istituto di Dermatologia del Policlinico Gemelli di Roma -. Ma per chi non è celiaco (esistono esami specifici da fare per la diagnosi, si deve parlare con un medico e non procedere col "fai da te" sulla base di semplici supposizioni), al momento, non c'è nessuna indicazione a eliminare il glutine. C'è ancora molto da capire e, soprattutto, ci sono altri importanti provvedimenti alimentari che siamo certi possano essere d'aiuto». Ad oggi, in realtà, non è stato scientificamente dimostrato un rapporto di causa effetto tra psoriasi e alimentazione: per quanto è noto, quindi, la psoriasi è una patologia infiammatoria con predisposizione ereditaria e non c'è alcun cibo in grado di provocarla.

Meglio eliminare i cibi troppo grassi

È però vero che una scorretta alimentazione è in grado di indurre peggioramenti significativi del quadro clinico, quindi è importate che chi è affetto da psoriasi segua una corretto regime dietetico per prevenire peggioramenti della malattia, per non interferire con alcuni farmaci utilizzati per la terapia e per non indurre patologie spesso associate (come diabete o disturbi cardiovascolari). «Si può supporre - conclude De Simone - che lo stato di infiammazione associato alla psoriasi possa essere facilitato e sostenuto dal consumo di alcuni cibi (come latte intero, burro, formaggi, carni rosse) a causa del loro elevato contenuto in acidi grassi saturi, i quali sicuramente intervengono nel processo infiammatorio alla base dell'arteriosclerosi e delle malattie cardiovascolari, peraltro frequenti in chi è affetto da psoriasi. Ecco perché è fondamentale che chi soffre di psoriasi segua una dieta bilanciata, il più vicino possibile a quella mediterranea. E faccia esercizio fisico che ha effetti positivi sulle lesioni cutanee, aiuta a mantenere il giusto peso e a arginare lo stress».

  • keyboard-arrow-right Fonte Corriere della Sera
  • keyboard-arrow-right Autori Vera Martinella
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  • keyboard-arrow-right Parole chiave psoriasi

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