Dermatologia / Rassegna stampa

Non c'è più medicina senza vera innovazione

Il prof. Giovanni Pellacani alla conferenza d'ateneo che ha messo a confronto i diversi settori di Unimore sulla ricerca: «Oggi la tecnologia è indispensabile»

Segreteria SIDeMaST, 29 Jun 2018 03:24

Argomenti: ricerca
Non c'è più medicina senza vera innovazione

Al centro c'è sempre la medicina, ma non - o almeno non solo - nell'accezione più tradizionale: oggi, viste le tante competenze che si sviluppano nel mondo universitario, conta molto anche la capacità di integrare i diversi approcci, utilizzando al meglio la tecnologia.

E' stato il concetto al centro della conferenza d'ateneo "Potenzialità e innovazione nella ricerca biomedica: approcci interdisciplinari", che si è tenuta per tutta la giornata di ieri nell'aula magna del Centro servizi didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore: una giornata pensata proprio per mettere insieme le competenze dei diversi settori dell'Università di Modena e Reggio, con l'obiettivo «di creare la basi per potenziali future collaborazioni tra ricercatori di differenti settori scientifici - ha spiegato il rettore Angelo Oreste Andrisano introducendo la conferenza - al fine di strutturare gruppi di ricerca in grado di affrontare e risolvere i nuovi problemi di frontiera della medicina». E a ribadire l'importanza della collaborazione tra mondi solo apparentemente lontani è stato il professor Giovanni Pellacani, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore: «Abbiamo pensato di mettere insieme vari gruppi di lavoro dell'ateneo - ha spiegato - partendo da un concetto, che è ovviamente quello della medicina, che però è cambiato rispetto al passato, perché non è più quello legato alla ricerca di base.

Oggi in medicina entra tantissima tecnologia, un fattore fondamentale per migliorarsi sempre più: e allora perché non usare le competenze tecnologiche che vivono e fioriscono in ateneo? Del resto - ha aggiunto il professor Pellacani - è proprio da qui che nascono le idee più originali e quelle che portano all'innovazione. Per capire la portata di queste collaborazioni, basta pensare all'importanza delle applicazioni della robotica in chirurgia, di quelle informatiche in diagnostica nella valutazione e trasformazione delle immagini per una migliore identificazione della malattia e una miglior caratterizzazione del paziente, a tutto il mondo della medicina personalizzata e allo sviluppo tecnologico che determinano una miglior caratterizzazione del paziente, dei suoi profili e delle sue applicazioni».

Dopo l'incontro introduttivo, la giornata è proseguita con tre sessioni - alle quali hanno partecipato medici, studenti e ricercatori - ripartite su altrettanti gruppi di lavoro dedicati al mondo della chirurgia, alla "Comunicazione medico-paziente" e ai "Materiali e dispositivi per la medicina".

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  • keyboard-arrow-right Autori Luca Gardinale
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