Dermatologia / Rassegna stampa

Ema: in 8 tappe il trasferimento, già evidenti i ritardi

Sul portale monitoraggio continuo con tempistica che si aggiorna

Segreteria SIDeMaST, 22 Mar 2018 03:48

Ema: in 8 tappe il trasferimento, già evidenti i ritardi

Otto tappe, di qui al 2019 segnano il percorso del trasferimento dell'Agenzia europea per i medicinali(EMA) dall'attuale sede londinese alla futura sede di Amsterdam. Considerato il suo importante ruolo di salvaguardia della salute pubblica nell'Unione europea, l'agenzia ha messo a punto un nuovo strumento di monitoraggio che offre una panoramica trasparente delle principali tappe, così da consentire a tutte le parti interessate e al pubblico di seguire, sul portale web, i progressi compiuti, e i ritardi già accumulati, nel progetto di ricollocazione in seguito alla decisione del Regno Unito di uscire dall'Unione Europea.

Mentre Italia continua a sperare, e nuove polemiche divampano sull'abbandono dei lavori da parte di una delle due società che avrebbero dovuto costruire la sede definitiva ad Amsterdam, di fatto l'agenzia prosegue nella direzione prestabilita. E di questo iter lo strumento di tracciamento fornisce una panoramica delle principali tappe: dalla decisione su dove riallocare la nuova sede, presa il 20 novembre scorso, al trasferimento nella sede temporanea di Sloterdijk, a ovest di Amsterdam, prima del 30 marzo 2019. Quindi l'inaugurazione di locali completamente realizzati su misura nel distretto commerciale Zuidas, che dovrebbe avvenire, secondo i piani, entro il 15 novembre 2019. E infine l'entrata del personale nella sede definitiva, entro il 31 dicembre 2019.

Lo strumento di tracciamento sarà aggiornato ogni mese man mano che il progetto avanza ed è interattivo. Gli utenti possono trovare ulteriori informazioni relative allo stato dell'arte dei lavori relativi nello specifico a 4 principali aree: la realizzazione della sede temporanea, quella della sede permanente, il trasferimento del personale, gli aspetti finanziari e legali. Dai grafici si può notare come il ritardo già accumulato non riguardi solo la realizzazione della sede definitiva ma anche di quella transitoria.

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