Dermatologia / Rassegna stampa

Bambini in Italia troppo al sole, uno su quattro si scotta

Presentati al ministero dell’Istruzione i risultati della campagna educativa 'Il sole per amico' che ha coinvolto 50.000 alunni delle scuole primarie della penisola

Segreteria SIDeMaST, 27 Mar 2017 05:46

Bambini in Italia troppo al sole, uno su quattro si scotta

Le famiglie italiane sono più attente a proteggere i bambini in spiaggia dal solleone rispetto ad un decennio fa, ma ancora oggi un bambino su quattro ha riportato almeno una scottatura solare durante la propria vita e quasi due su dieci al mare sono restii ad usare creme o cappellini per proteggersi dai danni dei raggi ultravioletti. Evitare di prendere troppo solo è invece fondamentale per prevenire la possibile comparsa dei tumori della pelle, in particolare il melanoma che è il più aggressivo. E' quanto emerge dallo studio epidemiologico realizzato all'interno del progetto di prevenzione primaria "Il Sole per amico", presentato questa mattina a Roma al ministero dell'Istruzione.

Il melanoma

Promosso dall'Intergruppo per il Melanoma (IMI) e dal Centro Studi GISED, lo studio ha coinvolto un campione di circa 50 mila bambini e più di 5.500 insegnanti di 281 scuole elementari di 11 Regioni della penisola per studiare le loro abitudini estive e sensibilizzare ragazzi e famiglie sull'importanza di evitare le scottature solari per prevenire il melanoma. Questo tipo di tumore della pelle, infatti, è raddoppiato nell'ultimo decennio soprattutto fra i giovani.

13.000 nuovi casi l'anno

"E' raddoppiata l'incidenza del melanoma nel nostro paese. Siamo ad oltre 13.000 nuovi casi ogni anno, contro i 6.800 di dieci anni fa, - ha precisato Paola Queirolo, ideatrice della campagna 'Il sole per amicò dell'UOC oncologia medica dell'IRCCS-AOU San Martino di Genova. "Nei primi 20 anni di età si concentra l'80% dell'esposizione solare - ha affermato Ignazio Stanganelli, responsabile Centro di Oncologia Dermatologica IRST Romagna. - Ma proprio le scottature prese nell'infanzia sono il principale fattore di rischio per il melanoma, perché la pelle memorizza il danno e può innescare il tumore anche a diversi anni di distanza".

"Questo tumore è divenuto il secondo per incidenza tra gli uomini e il terzo tra le donne sotto i 50 anni, - ha detto Giuseppe Palmieri, presidente Imi e responsabile Unità di Genetica dei Tumori, Istituto di Chimica Biomolecolare di Sassari. - I soggetti a rischio hanno un fototipo chiaro e, dal punto di vista biologico, purtroppo il melanocita, la cellula responsabile del colore della pelle, è predisposto a migrare e trasformarsi. Se cambia l'equilibrio biologico, in particolare a causa di un abbassamento delle difese immunitarie oltre che per le scottature solari, il melanocita migra in melanoma, in soggetti predisposti geneticamente".

La fotografia dei bambini in spiaggia scattata dalla nuova indagine rivela che seppure l'85% utilizza creme solari ad alto schermo, il 73% il cappellino, il 73 la maglietta e il 54% occhiali da sole, il restante 25 % non usa protezioni. "Rispetto ad uno studio precedente effettuato dieci anni fà risulta che le famiglie italiane siano più attente alla prevenzione - precisa Luigi Naldi, Presidente del gruppo italiano studi epidemiologici in dermatologia, Gised. "In 15 anni è infatti diminuito il numero di scottature dal 13,8% al 9,4% ed è aumentato l'uso di forme di protezione dal sole come magliette e creme".

Proteggersi fin da piccoli

Apprendere da piccoli le regole che servono ad esporsi con giudizio al sole e a difendere la pelle, significa ridurre il rischio di tumori cutanei per tutta la vita. "Il concetto più importante trasmesso ai bambini delle scuole primarie riguarda l'importanza di seguire le regole della fotoprotezione, tra le quali le principali sono evitare le esposizioni eccessive e le conseguenti scottature soprattutto se si ha un fototipo 1 o 2, esporsi sempre gradualmente, evitare di farlo nelle ore centrali della giornata, utilizzare indumenti quali cappello con visiera, camicia o maglietta e occhiali da sole, usare creme solari adeguate al proprio fototipo», ha concluso Ignazio Stanganelli.

La campagna ' Il sole per amicò prosegue e coinvolgerà tutte le Regioni e anche gli studenti delle scuole di grado superiore, - ha dichiarato Maria Costanza Cipullo, Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell'Istruzione. "L'auspicio è che i bambini di oggi, ben informati, possano essere gli adulti di domani liberi dalla patologia" afferma Nicoletta Luppi, presidente e AD di MSD Italia, azienda che ha sostenuto la campagna.

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